Dettagli Recensione
Una delusione in paradiso
Dal 19 al 26 settembre ho soggiornato con la mia compagna al Kaharamana Beach Resort Swan Tours di Marsa Alam, con servizio “all inclusiveâ€. Il viaggio è stato prenotato in agenzia Caesar Tours 8 giorni prima della partenza per il costo non indifferente di 665€ a persona, con partenza dall’aeroporto di Bergamo.
Premetto che in Egitto sono stato già parecchie volte, e mi sono trovato sempre bene. Non sono il classico turista italiano schizzinoso o che viaggia con particolari pregiudizi: mi adatto bene al paese, alla cultura e alle tradizioni del paese che sto visitando. In questa occasione, d’accordo con la mia fidanzata, ho pensato di scegliere una struttura a 5 stelle, fortunatamente in last minute, per permetterci un lusso che finora non avevamo ancora provato. Le nostre aspettative erano quindi relative allo standard scelto, proporzionalmente al prezzo pagato ed in confronto a quanto già visto spendendo molto meno in villaggi a 4 stelle.
Ecco qualche considerazione relativa alla nostra esperienza.
Gli orari dei voli ci hanno purtroppo fatto perdere completamente 2 giorni di viaggio, in quanto siamo arrivati al resort attorno alle 23.00 del primo giorno e ripartiti alle 09.20 dell’ultimo. Peccato, ma lo sapevamo in partenza, già dal momento della prenotazione. Non ci sono state variazioni di orario né prima né tantomeno durante il soggiorno.
La compagnia aerea Smart Links con la quale abbiamo viaggiato è stata la prima nota dolente: l’aeromobile era molto stretto e scomodo, e non ci è stato fornito il pasto né all’andata né al ritorno: solo un piccolo sandwich confezionato tra 2 tipi disponibili e, a scelta, un bicchiere d’acqua o di Coca Cola. Strano modo di portare la clientela ad un villaggio a 5 stelle.
Dopo un’ora di pullman dall’aeroporto alla struttura siamo stati piacevolmente sorpresi: nonostante fossimo arrivati di notte abbiamo sin da subito capito che il Kaharamana è un villaggio bellissimo, enorme, con uno strano stile tra il tipico delle costruzioni nord-africane e quello tribale, in un organizzato schema a ferro di cavallo che consente alle palazzine di avere, a chi più e a chi meno, una vista sul mare. Le suddette palazzine sono composte da un minimo di 2 ad un massimo di 4 unità abitative. Curatissimo il verde che è presente ovunque, e che si sposa perfettamente con il contesto paradossalmente ubicato in mezzo al deserto. Unico appunto è che il “Kaharamana Gardenâ€, porzione economica e distaccata del resort, risulta un po’ troppo distante dal mare e per certi versi anche un po’ ghettizzata. Non era il caso nostro perché noi, spendendo circa 50 euro in più abbiamo prenotato al “Beachâ€.
Quando si arriva si ha un impatto meraviglioso, anche con la sala da pranzo che regala una deliziosa atmosfera in quanto finemente decorata ed a lume di candela.
La prima cena però, dopo l’arrivo che come ho scritto sopra che è avvenuto alle 23.00, è stata pessima: a parte la pochissima varietà di vivande ci siamo resi conto che si trattava dei rimasugli della cena preparata per gli ospiti delle 20.00. I camerieri ci sono sembrati scocciatissimi, ed abbiamo pensato che la circostanza fosse dovuta all’orario, ormai prossimo alla mezzanotte… Niente affatto! Durante tutto il soggiorno il personale di sala si è dimostrato molto distaccato, strano per un paese ospitale come l’Egitto: in tutti i resort dove sono stato in precedenza, ad esempio nel vicino Veraclub Elphistone, i camerieri erano molto affabili, simpatici e soprattutto professionali. Ricordo che i loro compiti sono servire le bevande, apparecchiare e sparecchiare. Non so se si trattava di una politica imposta, ma quando ordinavamo qualcosa di diverso dall’acqua, come bibite ad esempio (previste nell’all inclusive) ci facevano aspettare molto prima di servirci, quasi per scoraggiarci nell’ordinare qualsiasi cosa più costosa dell’acqua. Pazzesco! Ma in un 5 stelle si va al risparmio? Ancora più incredibile è che, salvo la sera quando sui tavoli ci sono tovaglie intere, durante la colazione ed il pranzo sono poste sui tavoli delle tovagliette in stoffa che vengono solo sbattute dai camerieri per rimuovere le briciole tra un cliente e un altro, e poi rimesse al posto senza essere sostituite. Mi è capitato in più occasioni di vedere inoltre i ragazzi con le tovagliette in mano a ‘mo di strofinaccio, per rimuovere gli avanzi di cibo e poi, macchiate, essere posizionate capovolte per imbandire un nuovo tavolo… Igiene zero, sono senza parole.
Purtroppo sono solo all’inizio, manca ancora il peggio.
Detto quanto accadeva in sala, non oso immaginare quello che avveniva in cucina, ma posso sicuramente giudicare quello che ne usciva. La varietà ed il gusto dei cibi non era da 5 stelle. In Egitto di sicuro non ti aspetti ristoranti da “gambero rossoâ€, ma ricordo per l’ennesima volta che il Kaharamana è una struttura a 5 stelle. Pasta scotta e annegata nell’olio, carne dura e dall’odore dubbio, pesce grassissimo e senza sapore, cous cous molto povero e unto… Tutto mangiabile, oddio, ma con molta fatica. Ci siamo consolati con le verdure cotte, il pane ed i dolci, che invece erano buoni ed abbastanza vari. Ma la beffa, che quando è arrivata ci ha fatto accorgere platealmente di essere stati presi in giro, è quando ci è stato detto che, ovviamente uscendo dall’all inclusive, erano presenti dei ristoranti “a la carte†a pagamento: uno di pesce, uno di cucina italiana e un ultimo di cucina libanese, dai quali i clienti uscivano entusiasti. In pratica, la precaria qualità e la scarsa varietà dei cibi del ristorante del villaggio, evidentemente studiata a tavolino, mirava a spingere i clienti a spendere altri soldi nei ristorantini, per rimediare alle carenze del menù già pagato. A mio avviso una gran vigliaccata. Ultima considerazione relativa al mangiare, purtroppo per noi la più grave, è che nonostante la profilassi di fermenti lattici fatta prima e durante la vacanza, entrambi abbiamo sofferto di forte dissenteria a partire dal terzo giorno. E come noi moltissimi altri clienti che erano sul nostro stesso volo. C’era da aspettarselo una volta appurate le precarie condizioni igieniche.
Da 5 stelle invece c’erano spiagge e mare, con una barriera quasi incontaminata ed una notevole varietà di creature marine. Il pontile era un po’ ripido e non adatto ad anziani o bambini non assistiti, ma assolutamente sicuro, soprattutto per la presenza costante di un bagnino. Le spiagge erano 3, tutte bellissime: due nel villaggio, una con l’animazione e una silenziosissima per il totale relax, e una distaccata e che valeva la pena scoprire, Abu Dabab, dove vivono le tartarughe ed il dugongo. Il servizio che trasportava i bagnanti a quest’ultima spiaggia era su prenotazione, visto che i posti sul pulmino erano limitati: purtroppo le corse disponibili erano davvero poche, ed era necessario prenotare almeno 1 giorno prima per avere la possibilità di trovare posti ancora liberi.
I servizi della reception erano vari e ben affrontati dal personale, che però parlava poco italiano e con il quale era spesso difficile comunicare.
L’animazione, composta da una squadra di ragazzi giovani e simpatici ha rallegrato la settimana con una presenza costante ma mai aggressiva, intrattenendo i clienti con varie attività e spettacoli: un ottimo lavoro, bravi tutti.
Gli inservienti erano numerosissimi e ben distribuiti: il villaggio, a differenza di quanto visto e già detto riguardo la sala da pranzo, era pulito e curatissimo. Lo stesso accadeva nelle spaziosissime camere, dei veri e propri “appartamentiniâ€, dove i ragazzi delle pulizie facevano benissimo il loro lavoro. Purtroppo gli arredi, i complementi, i rivestimenti dei bagni ed i sanitari erano piuttosto logori, così come la biancheria che spesso era addirittura bucata: niente di quanto ho appena elencato sembrava sia stato mai sostituito dall’apertura del villaggio, avvenuto una decina di anni fa. Ne risultava un ambiente enorme ma all’apparenza un po’ triste, un po’ come molte vecchie pensioni che abbiamo qui in Italia sulla riviera Adriatica. Quelle a una o due stelle intendo. Il condizionatore rendeva bene ma era molto rumoroso: abbiamo cercato di farlo funzionare il meno possibile perché ci dava parecchio fastidio.
L’assistenza Swan Tours era presente a orari prestabiliti, e assolveva il suo compito con discreta professionalità. Cadeva però nel banale quando, discutendo circa i disturbi intestinali dei clienti e rispondendo alle numerose richieste di chiarimenti, accusava i cambiamenti di temperatura dovuti all’aria condizionata. Patetico.
Animazione a parte, le nostre serate sono state molto piacevoli in compagnia dei vari venditori che operavano nei negozietti del villaggio. Senza aggressività né pretendere acquisti, ci hanno tutti ospitati ed offerto thè o caffè, parlandoci di loro, della loro famiglia e della loro cultura. Il loro ricordo ci è rimasto nel cuore.
Per eventuali disturbi, come per la già citata dissenteria, era presente un piccolo studio medico che operava a pagamento.
Era presente inoltre un centro massaggi che abbiamo provato: a me personalmente è piaciuto, per 20 euro ho avuto un piacevole massaggio di mezz’ora; alla mia compagna invece è andata male, ed è uscita con 2 lividi sulla schiena e un male generale che è durato anche il giorno seguente: non tutti i massaggiatori che vi lavorano sono all’altezza.
Tirando le somme: ho acquistato un pacchetto viaggio di 8 giorni che ho goduto per 6, in contesto da 5 stelle ma con gravi carenze che non ho mai riscontrato nemmeno in strutture di 3, rimediando dissenteria per le scarse condizioni igieniche che invece nelle camere, seppur da rinnovare, erano ottime. Io ci sono stato, e alle condizioni attuali non ci tornerei. Da 5 stelle ci sono: la location, il mare, le spiagge, l’animazione, la pulizia nelle camere.
Il resto purtroppo non è all’altezza dello standard. Un vero peccato. Sono stato meglio altrove, anche in 4 stelle e spendendo molto meno.
Spero che i miei appunti vi siano stati utili.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QVillaggi