Dettagli Recensione

Ho visto commenti di tutti i tipi sul Badawia e alla fine credo che tutti abbiano ragione: dipende dalle variabili del viaggio e dall’esperienza dei viaggiatori. E da quello che si cerca.

Se avete 20/30 anni e – soprattutto – non vi secca fare anche 13 ore di viaggio, il rapporto qualità – prezzo è buono e vi divertirete.

Se di anni ne avete di più, avete una certa esperienza di viaggi e vi potete permettere un budget più alto, non andateci.

Tenendo presente che il prezzo è inferiore ad altri villaggi della zona, soprattutto se ci sono ragazzi sotto i 16 anni, è ovvio che non si potranno avere gli stessi servizi. In 15 anni di Mar Rosso è sicuramente il peggior villaggio che ho visto. Questo non significa che sia orribile, solo che non ha il lusso di altri, il giardino è meno curato, le camere sono più spartane, la piscina non è riscaldata, NON ci sono i paraventi (e a Marsa Alam servono!) e la cucina è decisamente sotto la media, poco varia e abbastanza scadente. Posso comunque assicurare che nessuno è morto di fame: dipende dall’importanza che si dà a queste cose.

Il pontile è rotto da 20 giorni e non solo non ho visto alcun lavoro in corso per ripristinarlo, ma le travi rotte sono ancora abbandonate sulla barriera corallina. Suppongo che non sarà aggiustato per ancora un bel po’ di tempo. Questo può interessare poco ad alcuni ma può anche essere un grande disagio per altri: la facilità di accesso alla barriera – se sei sul Mar Rosso - credo che sia una priorità indispensabile.

Nella sala ristorante c’è un solo dispenser di acqua: eravamo in 500 e la fila per un bicchier d’acqua innervosiva sicuramente.

L’animazione è il punto di forza del villaggio: sono tutti carini, bravi, non invadenti ma neppure riescono a far miracoli dato che sono in pochi.

Il famoso direttore Alessandro è una persona davvero squisita ed amabile, peccato che si sia fatto di nebbia il giorno della partenza. Non abbiamo avuto il piacere di salutarlo.

Ed ecco la vera e assoluta cosa negativa del viaggio: il volo.
Noi dovevamo partire da Bologna alle 7 di mattina. Siamo stati dirottati su Milano: ritrovo alle 11.15, arrivo al Badawia alle ore 24. Altri sono stati mandati a Verona con partenza nel tardo pomeriggio e arrivo alle ore 3.30 del giorno dopo. Il ritorno, previsto con partenza da Marsa Alam alle 16 e arrivo a Bologna alle 19.30 è diventato un’altra odissea di 12 ore, partendo alle 9 sempre via Malpensa e arrivando a Bologna alle 21.
Non è andata meglio a chi doveva tornare a Roma: partenza dal Badawia alle 9, arrivo a Malpensa alle 16, trasferimento per Linate, partenza per Roma alle 19.30 con probabile arrivo alle 21.

Alla fine i giorni effettivi sono stati 6 e il disagio del viaggio ha rovinato la vacanza.

Going non solo risparmia sugli aerei ma anche sulle giornate in meno (già pagate) fatte in hotel. Moltiplicate per centinaia di ospiti fanno una bella cifra....

Ora, io posso passare sopra a tutto, ma credo che questa mancanza di rispetto per i clienti non sia perdonabile. Su 500 persone, più della metà ha dovuto affrontare disagi spaventosi.
N.B. I voli di TUTTI gli altri operatori sono normalmente partiti da Bologna.

Personalmente sono rimasta molto delusa da Going: la qualità del "viaggio" ha per me una grande importanza e nel nostro caso è stata davvero pessima. A onor del vero, sia Neos che Livingston sono buone compagnie. Peggio è andato a chi si è trovato Air Menphis, una pessima compagnia di cui Going si serve da/per Verona.
Per "viaggio" si intenda la massacrante odissea di cui sopra.

Se chiedete a mio figlio, adolescente, il Badawia è il miglior villaggio che abbia mai visto. Non è vero, ma è sicuramente quello nel quale si è divertito di più. C’erano almeno una trentina di teenagers : quanto basta per dimenticare tutto il resto.