Dettagli Recensione
Gorgonia Beach 25 giugno 9 luglio 2010
Il villaggio è molto bello perché di recente costruzione; proprio per questo, ed essendo amplissimo, manca la vegetazione per zone d'ombra. Il ristorante è ottimo. La piscina è molto bella e adornata da gabbiani che un po' sporcano. La pulizia è buona e curata. I negozietti deliziosi e gli egiziani che vi lavorano molto amichevoli e ospitali.
La disavventura è iniziata il primo giorno di vacanza subito dopo l'incontro di presentazione e informativo.
Raggiunta la bellissima spiaggia sono entrata in acqua con la mia bambina di 9 anni, tranquille perché: non c'erano cartelli con segnalazioni particolari né alcuno ci aveva informato di eventuali pericoli.
Abbiamo cominciato a nuotare osservando dalla maschera i bellissimi pesci che ci gironzolavano insistentemente intorno, tanto che, nel giro di pochi minuti, abbiamo deciso di spostarci poco più in là dove il fondo era sabbioso. Tempo di posare i piedini con scarpetteper svuotare la maschera dall'acqua e sento l'urlo di Virna che mi grida di essere stata morsicata da un pesce. Subito ci dirigiamo a riva e mi sono sentita gelare perché sembrava che le avesse staccato un pezzo di gamba. Corriamo verso l'albergo e strada facendo incontriamo l'eccezionale Achmed (spero si scriva così) la guida turistica egiziana e l'efficientissimo Davide assistente Alpitour che ci accompagnano e con cellulare preavvisano il medico, il tragitto sembra interminabile e la bimba perde un sacco di sangue. Ringrazio di cuore il medico che con prontezza e professionalità ha provveduto tempestivamente a curare Virna: la ferita di 4cm. x 5cm. e profonda 2cm. risulta fatta dal pesce chirurgo (doctor fish), tre punti di sutura, più antibiotico e tachipirina, divieto di fare bagni sia al mare che in piscina. Dopo 8 giorni il medico che sostituisce il primo perché partito per le vacanze, toglie il primo punto che si apre e dopo due giorni toglie gli altri due, un secondo punto si sta riaprendo, il medico ci consiglia di tenere la ferita senza garze e bende. Gli ultimi giorni troviamo due famiglie di Verona tra cui la gentilissima dottoressa di Verona che fortunatamente assiste Virna. Inutile dire che la vacanza non è stata una vacanza per la bimba, per il papà, per il fratello e per me. Dopo di lei altre persone sono state "tagliate" dall'aggressivo pesce, chi alla caviglia, chi al piede o al braccio. Ora sappiamo che in quella zona il "pesce chirurgo" è territoriale, probabilmente in quel periodo depone le uova, e non si accontenta più di semplici morsettini di avvertimento. Superato il pericoloso tratto antecedente il reef il mare è bellissimo, la barriera da documentario, ma non c'è un pontile che agevoli l'ingresso. Spiegherò a Virna che deve continuare ad amare il mare e ciò che contiene, in fondo siamo noi che nuotando infastidiamo suoi abitanti. Devo sottolineare una cosa che ha colpito me e la mia famiglia riguardo il totale disinteresse nei nostri confronti da parte della direzione dell'albergo; solo dopo le nostre ripetute richieste di colloquio col direttore, l'unico scopo era di sensibilizzare una preventiva informazione per la tutela dell'incolumità delle persone e della loro salute, siamo stati ricevuti da un dispiaciuto incaricato dello staff che ci ha garantito un pontile per settembre/ottobre 2010, quindi consiglio a chi sceglie questa struttura di informarsi se effettivamente il pontile c'è oppure di mettere in valigia una tuta da palombaro. Ora, passate quasi tre settimane dall'incidente, Virna è quotidianamante seguita da medico/chirurgo per le cure che cominciano ad essere efficaci contro la successiva infezione. Ringrazio il gruppo di amici partito con me per la vacanza e in particolare Rossana, Davide che è stato splendido, il brillante Achmed (si scrive così?), il responsabile del Diving per le sue precise delucidazioni.
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