Dettagli Recensione

Se volete un giudizio sintetico se trascorrere o meno un periodo di vacanza al SolyMar Abu Dabbab a Marsa Alam, la mia risposta non può che essere: assolutamente sì!
Se volete qualche personalissima impressione di viaggio e considerazioni varie in libertà e avete qualche minuto da perdere, proseguite pure nella lettura.
Il Solymar si affaccia su una bellissima baia ed è adattissima alle famiglie con bambini e ai bagnanti incerti per la sua spiaggia sabbiosa e la barriera corallina immediatamente a portata di mano. Dagli alberghi della zona si organizzano escursioni a pagamento per consentire di fare diving e snorkeling in questa che è la baia del dugongo (il dugongo è saltuariamente presente, personalmente l’ho visto solo in cartolina, ma essendo un animale timido e riservato mal sopporta le eccessive attenzioni di qualche turista maleducato). E’ possibile fare il bagno con splendide tartarughe a pochi metri dalla spiaggia ma anche qui buonsenso: attaccarsi alle tartarughe per farsi trasportare non è un’idea intelligente, a meno che non siate una remora.
Qualche consiglio pratico: prima di partire può essere utile iniziare ad assumere dei fermenti lattici per rafforzare le difese immunitarie. In Egitto è pressoché inevitabile avere qualche problema intestinale, per cui è buona norma portarsi qualche prodotto contro la dissenteria e del paracetamolo in caso di febbre (per qualsiasi emergenza il medico dell’albergo è sempre disponibile, competentissimo e parla un ottimo inglese). In albergo la qualità dei cibi e l’igiene sono fuori discussione, io personalmente seguo la vecchia norma di evitare il ghiaccio nelle bevande ma forse è ormai uno scrupolo eccessivo (anche il ghiaccio dovrebbe essere fatto con acqua minerale). Secondo me il problema è l’aria condizionata. Nelle parti comuni, fortunatamente, non è mai eccessiva ma in camera si può rischiare di eccedere. Il caldo nel villaggio è generalmente ben tollerabile, soprattutto grazie al vento quasi sempre presente, ma qualche giornata particolarmente rovente potrà rammentarci che siamo pur sempre in Africa, ad un tiro di schioppo dal deserto.
Per quanto riguarda il ristorante il mio giudizio è positivo anche se ho sentito altri ospiti lamentarsi un po’ della mancanza di varietà. Prendiamo atto di essere in un altro Paese e che per i pastasciutta-dipendenti l’abile chef Gianluca si prodiga quotidianamente per servire due ottimi piatti di pasta a pranzo e a cena, proponendo veri miracoli culinari con quanto di buono offre il mercato locale. Il mercoledì il nostro eroe gode di un meritato giorno di riposo per cui per pranzo può valere la pena di provare la pizza in spiaggia (a pagamento ? !) e la sera lanciarsi nell’esotica cena egiziana (la pasta è comunque garantita da un volenteroso cuoco egiziano).
Nota dolente è il servizio al bar dove il caffè espresso e il cappuccino sono a pagamento (caffè due euro!) il che mi pare veramente fuori luogo; due anni fa, con Columbus, erano compresi nel soft-inclusive.
Al ristorante potete contrattare l’acquisto di buoni per la birra (da provare la locale Stella) che altrimenti costa quattro euro (!). Potreste ottenere quindici buoni per venticinque euro.
La pulizia nelle stanze è impeccabile e i ragazzi sempre gentili e disponibili. E’ buona norma lasciare una piccola mancia, che andrà ad integrare i magrissimi salari. Pare che in altri alberghi buona parte del personale egiziano non riceva salario ma prenda solo le mance. Non so se sia vero ma purtroppo sembra plausibile. Comunque qualche euro di mancia tra stanza, ristorante e spiaggia renderà sicuramente il vostro soggiorno ancora più gradevole.
Sotto al ristorante è presente un piccolo bazar dove è possibile acquistare souvenir di vario genere e se avete dimenticato qualche cosa o avete bisogno di qualche informazione chiedete pure al gentilissimo e simpaticissimo Amada (che anche se non riesce a smettere di fumare rimane sempre mio fratello minore) del negozio dei tabacchi, cercherà di aiutarvi in ogni modo. I ragazzi dei negozi sono simpatici e i loro inviti ad entrare sono spontanei e non vincolanti all’acquisto. Fare due chiacchiere con loro aggiungerà sicuramente qualcosa al vostro viaggio. In molti di questi negozi vi regaleranno un piccolo dono di benvenuto, soprattutto se avete bambini.
Da non perdere assolutamente una visita al negozio la Madonna del papiro, gestito da due carissime persone di profonda umanità, Luca e Pietro (Malak e Botros). La maggior parte dei papiri nel negozio sono opera loro e di alcuni loro amici. Luca è una guida turistica laureata e ha studiato anche con l’attuale ministro dei beni culturali egiziani, Zahi Hawass che potete vedere nei documentari di National Geographic sull’Egitto con il suo inseparabile cappello all’Indiana Jones. Pietro è laureato in letteratura italiana all’Università del Cairo. Questi due miei carissimi amici sono due profondissimi pozzi di scienza egittologica; non abbiate timore di chiedere loro informazioni e spiegazioni. Ogni papiro ha interessanti significati simbolici che illustrano la concezione della vita degli antichi egizi. Entrate senza timore per riceve un caldo benvenuto egiziano e il simpatico omaggio di un segnalibro di papiro con il vostro nome scritto in geroglifico. Per inciso Pietro e Luca sono cattolici, così come il simpatico Bob e Tito, del negozio di souvenir e narghilé di fronte sono cristiani copti, mentre Amada e altri ragazzi sono musulmani; qui la convivenza interreligiosa è un dato di fatto e la differenza di fede non è mai un problema.


Se cercate vita mondana , discoteche e locali vari, probabilmente Sharm è la località più congeniale per voi. In questa stagione, però, avrete la fortuna di incontrare un formidabile team d’animazione, un affiatato quintetto da far invidia alla Compagnia dell’Anello. Lo Zio, Momo, Cocò, Megan e Jennifer. Condotti dal poliedrico Zio, gli animatori allieteranno le vostre giornate organizzando attività in spiaggia (memorabili i tornei sportivi organizzati dal fascinoso Cocò, ballerino e atleta dai molteplici talenti), balli di gruppo e giochi vari. La bella Megan si occuperà amorevolmente dei vostri bambini, L’instancabile Jennifer si prenderà cura dei corpi stressati proponendo diverse attività ginniche, alla portata di tutte le pigrizie. Momo, coordinatore diurno e braccio destro dello Zio curerà che tutto funzioni a puntino. Imperdibili le escursioni snorkeling guidato dallo Zio, che parafrasando il compianto Bongiorno è tutt’altro che un sub normale, mostrando insospettate doti natatorie, non disgiunte da una notevole conoscenza della fauna ittica locale che avrà piacere di mostrarvi, novello Maiorca, immergendosi in apnea anche per sette otto metri. Non spaventatevi per l’innocuo squalo chitarra che pasteggia vicino al reef, trattandosi di specie innocua ma evitate il bagno all’imbrunire per evitare i numerosi e venefici pesci Leone che si avvicinano a riva per nutrirsi.
La sera potrete divertirvi con il cabaret e le proposte dell’animazione, tenendo presente che nel villaggio è presente un team di bravi animatori polacchi per cui spettacoli e giochi saranno comunque calibrati per un pubblico internazionale. Alcuni degli sketch sono veramente imperdibili, tra gli altri If, dove lo Zio si esibisce in una performance davvero memorabile.
Se desiderate conquistare la sempiterna gratitudine degli animatori, portate loro qualche salamino: sarà sicuramente graditissimo!
Per qualsiasi necessità potete rivolgervi all’efficientissima Valeria, responsabile Welltour del villaggio, facilmente reperibile e sempre gentile e disponibile.
Scusate le lungaggini ma spero di esservi stato utile. Un’ultima raccomandazione: se entrerete nella giusta armonia con lo Zio, prima di partire potreste indurlo a confidarvi il peculiare mestiere del suo caro nonno di cui pare voglia seguire le orme…
Marcello stanza 2004 dal 2 al 23 luglio 2011