Dettagli Recensione
vacanza da dimenticare
Appassionato sub decido con la mia compagna di ritornare a Sharm per la seconda volta (la prima con un collega presso il Sultan Garden) soggiornando al Tamra Beach Eden village, struttura scelta, nonostante la lontananza da Naama bay, per la voce "menù per celiaci" essendo la mia compagna sofferente appunto di tale patologia e optando, previo pagamento di supplemento, per una camera fronte mare. Ecco di seguito quanto accaduto durante la vacanza avventura (disavventura):
1. Nessuna comunicazione di modifica del volo (dapprima diretto Napoli-Sharm con arrivo alle 19 e successivamente con scalo a Rimini con arrivo alle 22) è stato notificato nonostante la richiesta di informazioni circa la modifica del volo.
2. La stanza fronte mare (n° 7114) per la quale era stato sborsato un supplemento non era tale durante il nostro soggiorno in quanto dal terrazzino era visibile solo un albero a cespuglio che celava totalmente la vista del mare (si fa presente che la camera fronte mare richiede un supplemento superiore a quella vista mare, per cui è da considerarsi migliore rispetto a quest’ultima ed inoltre non è da intendere “vicino al mare” come qualcuno dei rappresentanti Eden ha tentato di farci credere. La dimostrazione è arrivata il sabato 10 e la domenica 11, data della partenza, in cui la direzione, in seguito alle lamentele degli occupanti tale blocco fronte mare, hanno provveduto a far tagliare gli alberi e a conferire alle stanze le caratteristiche per le quali il cliente può o meno decidere di sborsare un supplemento.
3. Cosa più grave è l’aver scelto il Tamra per la dicitura presente nel catalogo “menù per celiaci” confermata da telefonata all’operatore da parte dell’agenzia Capocasale di Vibo Valentia, in quanto la mia compagna è sofferente di tale patologia che le vieta assolutamente specifici alimenti. La mattina successiva all’arrivo scopriamo che non vi è disponibilità nè di biscotti o fette biscottate per la colazione, nè tantomeno del più semplice alimento che è il pane da utilizzare durante i pasti principali. La varietà di cibi presenti permetteva di mangiare le carote, la verdura, la carne, il pesce, ma spesso vi era incertezza nello stesso personale della cucina che si alternava circa la presenza o meno di farina per impanatura o se la cottura era stata fatta con lo stesso olio usato per friggere alimenti per persone esenti da tale patologia. Facciamo presente tale disagio non di poco conto con la non remota possibilità di un evento allergico grave ( perseguibile dal punto di vista penale) e chiediamo espressamente di rientrare in Italia. Le responsabili dell’Eden ci rispondono che avrebbero provveduto a risolvere il problema e a darcene comunicazione presso la nostra camera; giunta la sera, non avendo avuto alcun riscontro, ci rechiamo nuovamente presso il tavolo Eden all’entrata del ristorante e la risposta è stata: “La farina non c’è e non è possibile reperire altri alimenti per celiaci... se una cosa non c’è non c’è...”. Riguardo il ritorno in Italia nemmeno a parlarne. Erano dispiaciuti ma non potevano fare nulla. ASSURDO!
4. Visto che sbattevamo contro un muro di gomma avendo già a questo punto deciso di fare reclamo e, se necessario, di adire le vie legali, ci rechiamo in spiaggia alle ore 16.30. Con un pò di difficoltà troviamo dei lettini, ma questo non per il numero esagerato di persone, ma per il fatto che il dipendente addetto alla spiaggia, come ho poi potuto constatare nei giorni successivi, non vedeva l’ora di accatastare i lettini vuoti per finire prima il proprio lavoro. Espressa questa lamenta, oltre ribadire le precedenti all’animatrice “Roberta” (non la Roberta del centro benessere, persona oltremodo educata e gentile), riceviamo la risposta che tutto era perfetto e che non ce la potevamo prendere con l’egiziano addetto ai lettini perchè era quella la sua mentalità e non si poteva cambiarla. In seguito a questa risposta abbiamo pensato bene, onde evitare di roderci il fegato in una settimana che avrebbe dovuto essere di quiete e di tranquillità, di rimandare il tutto al rientro in Italia informando di ciò la stessa Roberta. Come se non bastasse il giorno successivo in spiaggia la Roberta nel passare vicino a noi esclama: “Denunciate, Denunciate tutti, voi e i vostri amici, fate una denuncia collettiva”.
Bene! E' proprio quello che sto per fare ricorrendo alle vie legali se l'Eden non vorrà risolvere la situazione in modo bonario. Il cliente, soprattutto quello con problemi di salute, ha diritto alla corrispodenza tra l'offerta su catologo e la realtà, senza incorrere in problematiche che rendono la vacanza uno stress (addirittura si paga per lo stress!) e potenzialmente pericolosa per la vita stessa. Complimenti Eden!!!
Commenti
Per il discorso dei lettini anche qui devo dire di aver avuto un'esperienza molto diversa, addirittura una sera avevo fissato un massaggio in spiaggia alle 18.00 ed ho tenuto occupato due lettini e un ombrellone fino alle 19.00, nessuno mi ha detto nulla, anzi! Quando sono tornato a riprendere le mie cose, solo allora gli addetti alla spiaggia si sono presentati e salutandomi gentilmente hanno riposto i lettini che avevo usato, gli unici rimasti, senza protestare assolutamente.
L'unica cosa in cui posso concordare con te è il discorso della camera.
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