Dettagli Recensione

Resort eccezionale, ampissimo, per fortuna con pochi ospiti, con pochi bimbi, con il giusto grado di animazione (mai pressante, un grazie particolare alla piccola Ylenia e al grande Valerio), con una gradevole presenza di un pianobar, con un buon livello di assistenza in loco (un grazie a Imma sempre presente e disponibile), tranquillo per fortuna nostra (non chiasso, non musica a palla) che usciamo da un'esperienza devastante di tre anni fa in un'altra struttura dove pareva fossero calati gli unni... Personale di sala molto attento, cucina buona, trovi di tutto e di più per ogni gusto. E poi il punto di forza: mare, barriera, forse la più bella in assoluto di tutto il Mar Rosso (dico forse perché purtroppo nella mia settimana a cavallo di Capodanno quest'anno molto vento freddo e quindi purtroppo son riuscita a fare snorkeling solo due volte, pur col mutino).
Un "brava" anche a Miryam che oltre ad accompagnarti in acqua ti fa scoprire la sera i tesori che magari non sei riuscito a vedere. E poi possibilità di fare windsurf, kite, diving direttamente dalla spiaggia. tutto a portata di mano. E poi ancora lunghe camminate sulla spiaggia, escursioni a piedi al bosco di mangrovie. E poi ancora la Spa dove se vuoi puoi farti massaggiare in pieno relax dalla dolce Lulù.
Sono tornata entusiasta, con la promessa di ritornarci, sperando che NON CAMBI! Noi andiamo alla ricerca della tranquillità e forse qui (dopo 6 anni di Mar Rosso), forse qui l'abbiamo trovata.
Uniche due note negative: il viaggio di andata che parte da Malpensa alle 19.00 ti fa arrivare al resort alle 4 del mattino del giorno dopo per cui arrivi al briefing iniziale alle 10 che sei completamente rincitrullito dal poco sonno, ti sei perso una delle tre lezioni serali della biologa e ti sei mangiato già almeno mezza giornata di soggiorno (almeno arrivare nella struttura nel primo pomeriggio, non il giorno successivo!). Seconda nota ma meno importante: visto il freddo dei giorni passati provare a pensare di organizzare il piano bar serale in uno dei bar o delle sale a disposizione e non all'aperto sia per il povero Federico (che suonava intirizzito) che per gli ospiti che ovviamente o rimanevano poco tempo o addirittura rinunciavano all'ascolto.