Veraclub Negril

Urge una ristrutturazione totale ma controllata da staff italiano se si vuole realmente apportare modifiche rilevanti.
L'albergo è abbandonato a sé stesso, non funziona nulla dalle camere dove piove, alle cassette di sicurezza che si inceppano e non si aprono più, al giardino dove cadono in testa agli ospiti enormi cocchi, ai gradini delle scale sdrucciolevoli alla pulizia approssimativa delle camere e della ristorazione.
Colpisce la totale noncuranza dello staff italiano direttore ed equipe, animazione compresa.
Sport mancanti e fitness affidato a personale alle prime armi preso più dalla propria vita privata che dal ricreare gli ospiti.
Unica nota positiva: si impara il VERO e non Veraclub NO PROBLEM.

Ottima struttura ben gestita, resort piccolino, dopo pochi giorni tutti amici e si fa le tavolate. Mare stupendo, spiaggia migliorabile. Ottima cucina con ampia scelta, se arrivi tardi ti devi accontentare, unico piccolo neo pasta sempre poco cotta, però se lo fai notare provvedono. Servizio al tavolo un po' lento. Camere pulite, bagno piccolino ma sufficiente, mai avuto problemi di acqua calda.

Secondo soggiorno in questo piccolissimo albergo della Veratour che di italiano ha solo 6/7 persone. incredibile il decadimento delle camere in appena 9 mesi. ho soggiornato in agosto dopo una settimana di apertura e nonostante i notevoli disservizi all'epoca c'era la speranza di un restyling che lo rendesse quanto più simile agli standard che decanta la Veratour.
invece purtroppo ho dovuto constatare che non sono stati apportati miglioramenti per cui le stanze ora presentano notevoli disservizi e disagi dovuti alla ristrutturazione superficiale e veloce fatta non da veratour ma da merril proprietà giamaicana. bagni mal funzionanti, perdite di acqua e soprattutto controsoffitti che crollano sulle docce. quasi tutti gli ospiti hanno dovuto cambiare più volte camera.
si salva ancora la ristorazione ma la varietà è sostanzialmente diminuita e lo chef bravissimo Francesco Testa che c'era anche questa estate fa i salti mortali per cercare di mantenere il livello. tra tutta l'equipe che è la sola cosa che fa capo alla veratour si salva il povero Marco Camilli che si trova a dover combattere fra le richieste degli ospiti e le notevoli mancanze della proprietà Merril. se parliamo della equipe di animazione risulta totalmente non adeguata al tipo di clientela ragazzini in giamaica assenti di qualsivoglia professionalità magari alla prima stagione e soprattutto con la erronea idea di farsi una vacanza e quindi notevoli commistioni con i locali e non disgiunzione dalla loro vita personale. che dire? una cattivissima sorpresa.

Vacanza indimenticabile in un paradiso terrestre!

Visto la cifra MOLTO alta pagata mi aspettavo un trattamento diverso! Si salvano solo il mare, il cibo e gli animatori bravissimi.

Sono stata molto bene, una volta smaltita la fatica del volo, resa pesante da un aereo di difficile datazione... ma come si fa ad usare ancora quei mezzi così vecchi?
Poi a Negril il villaggio è carinissimo, super accessibile. Francesco cucina benissimo, Marco e lo staff sono super attenti e ascoltano tutti.
Unico neo: non si riesce a non percepire, per quanto si eviti, l'atmosfera pesante delle troppo persone anziane che si lamentano di sciocchezze come la mancanza di caffè e la cottura della pasta... in questo davvero troppo italiano!
Per il resto BRAVI!

Bisogna pensare seriamente a reimpostare la struttura globalmente sia dal punto di vista della manutenzione che del personale; una location così piccola dovrebbe essere più semplice da gestire e da valorizzare; non c'è corrispondenza qualità prezzo rispetto ad altri villaggi veratour che ho visitato; inoltre ci si perde in immagine; tralascio il fatto che avendo non goduto la cena del lunedì di arrivo e partenza bastava alla partenza fare un cestino con un panino, un frutto e acqua in modo da da non costringerci a farci rapinare all'aeroporto per mangiare qualcosa.

Mare meraviglioso, un elogio a Francesco mago in cucina e sempre attento alle esigenze degli ospiti, complimenti anche all'animazione, al direttore, tutti disponibili ad ogni richiesta. Un grazie di cuore a Ilaria nostra responsabile di veratour, una vera professionista.

Spiaggia e mare meravigliosi, un mare così è difficile da trovare e lo sa bene chi viaggia. Un altro punto forte è la cucina, grazie a Francesco che avevamo conosciuto in Thailandia, sempre disponibile e soprattutto, attenzione a chi dice che il cibo è poco, purtroppo ci sono persone che avendo pagato vengono in vacanza per sfamarsi e continuano a lamentarsi a prescindere.

Da migliorare... tanto. Le camere erano decorose e molto pulite, ma c'è ancora molto da fare per le attrezzature (lettini rovinati, asciugamani lisi, biancheria da camera ingiallita, scarichi che non funzionavano). Canoa, Sup etc non c'erano, o meglio c'erano ma non si possono usare perchè non hanno le autorizzazioni. La zona ping pong penosa.
Lo chef poverino da solo non riusciva a preparare tutto e la manodopera giamaicana non è all'altezza di una cucina venduta come italiana. Se arrivavi tardi il cibo era finito. In un paese dove la frutta abbonda si trovava solo melone e anguria (pessimi perchè non di quelle zone) e l'ananas. Per assaggiare il jack fruit abbiamo dovuto andare a comprarlo. Mai trovato un cocco, una banana, un avocado. La colazione tardiva e la merenda del pomeriggio fatti con gli avanzi non erano proponibili, se avevi fame a metà giornata dovevi per forza andare a pagare e non mi sembra corretto in un regime di all inclusive. Le bevande in bottiglia di importazione non erano incluse e lo sapevamo: ok mal'acqua che viene dalla Giamaica? Perchè devo bere quella del rubinetto che sa di muffa col rischio di prendere la dissenteria?
Inoltre per i giovani sconsigliatissimo... altissima presenza di anziani. Gli animatori fanno quello che possono ma sono in pochi e senza mezzi, completamente abbandonati a loro stessi. A volte un po' troppo rumorosi, nel contatto col cliente si sente la frustrazione di non avere uno stipendio adeguato... a volte rispondevano male prendendosi delle libertà anche un po' maleducate.