Dettagli Recensione
TRENTINI A KOS (GRECIA)
Abbiamo soggiornato in questo villaggio dal 18/6/11 al 25/6/11 insieme ad una coppia di amici alla loro prima esperienza in villaggio all’estero.
La scelta è stata particolarmente scrupolosa, in quanto non volevamo che i nostri amici restassero delusi. Le recensioni lette al riguardo ci davano buone garanzie sulla scelta di questa struttura che invece, per certi aspetti, ci ha deluso.
POSIZIONE E CARATTERISTICHE DEL VILLAGGIO:
il villaggio è molto carino e simile un po’ a tutti i villaggi vacanze delle isole greche, rappresentati da ampie strutture degradanti verso il mare, immerse nel verde con edifico centrale adibito a reception, ristoranti, bar, sale e palazzine a due-tre piani contenenti le camere.
Piscina centrale molto bella, spiaggia sabbiosa attrezzata e, tutto sommato, ben tenuta, con adiacente bar e giochi vari per bimbi.
La posizione non è felicissima, in quanto, esattamente (a picco) sotto la rotta di atterraggio degli aerei in prossimità dell’aeroporto, che sfrecciano a tutte le ore, soprattutto nei fine settimana, a poche centinaia di metri di altezza, causando decisamente disturbo e un ambiente compromesso sotto vari aspetti.
CAMERE:
Premetto che non avevamo scelto l’opzione “vista mare”, in quanto la posizione del villaggio apparentemente non lo richiedeva (come letto nelle recensioni).
Purtroppo le camere che ci hanno inizialmente assegnato, poste al piano terra di una palazzina a due piani, pur essendo carine e spaziose, erano praticamente circondate dai numerosi gatti (probabilmente randagi) che vivevano stabilmente nei portici esterni e nei giardini antistanti.
La cosa ci ha dato subito molto fastidio, considerati il tipico odore degli escrementi e il fatto che le bestiole si erano appropriate delle sedie esterne e dei muretti adiacenti, pronte ad entrare in camera se solo si fosse lasciata la porta aperta.
Segnalato immediatamente l’inconveniente alla reception, insistendo affinché ci fosse assegnata una camera ai piani superiori, disposti anche a versare un eventuale supplemento, abbiamo ottenuto l’assegnazione di due camere, sempre al piano terra, adiacenti la reception stessa, probabilmente destinate all’occupazione provvisoria in caso di partenze posticipate, decisamente più piccole, meno confortevoli e con servizi igienici mal funzionanti. Quantomeno senza gatti nei dintorni!
Le pulizie erano eseguite in modo sommario, solamente la mancia all’addetta è servita quantomeno ad ottenere una pulizia più accurata e il cambio giornaliero della biancheria del bagno.
Non era presente il classico stendino esterno, per cui non si sapeva dove stendere i teli da spiaggia ed i costumi, inoltre la direzione del villaggio non voleva che si stendessero queste cose nei portici o sui balconi, il tutto per salvaguardare “il decoro del villaggio” (!!??). Come ovvio regola ignorata da tutti......!...
RISTORANTE PRINCIPALE:
La grande sala era spesso troppo calda, invece di accendere l’aria condizionata si aprivano le vetrate creando micidiali correnti d’aria che a volte facevano volare via le tovagliette e i tovaglioli di carta. I pochi tavoli esterni erano infestati da mosce zanzare e uccellini.
Le qualità del cibo era buona anche se poco varia.
Inoltre, il pranzo era servito su tavoli nudi apparecchiati velocemente con tovagliette e tovaglioli di carta, e la cosa poteva anche andare bene, ma la cena, ahi noi, avveniva allo stesso modo.
Riteniamo che, come avviene in molti altri villaggi della stessa categoria, dove abbiamo già avuto modo di soggiornare negli anni precedenti, la cena richieda una cura diversa, nel menù, nei dettagli, magari servita su tavoli apparecchiati con tovagliato in tessuto e prevedendo il servizio al tavolo per le pietanze principali.
La regola del pantalone lungo, d’obbligo per gli uomini la sera, non veniva assolutamente fatta rispettare (a proposito di decoro !!).
In pratica la sala da pranzo sembrava un’enorme mensa aziendale.
Il bar esterno alla sala a mezzogiorno era chiuso, peccato perché oltre alla comodità era l’unico dotato di terrazza con posti all’ombra per rilassarsi o far due chiacchiere in tranquillità. Quindi per un caffè “di fretta” erano aperti il bar della piscina (sotto il sole) e quello della spiaggia (un pò lontano per chi non vuol tornare subito al mare).
ALTRI RISTORANTI:
Agli altri ristoranti secondari a numero chiuso, dove, su prenotazione, si poteva cenare, si mangiavano le stesse cose del ristorante principale.
Solamente ne terzo ristorante secondario, aperto solo di giorno, si mangiava qualcosa di diverso, un ottimo pesce.
La prenotazione a questi ristoranti avveniva alla reception dalle 9.00 del giorno prima. La lunga, immancabile e quotidiana coda, obbligava gli ospiti ad essere in reception fin dalle 8.00-8.30 (anche in ferie! da sfinimento!)
ANIMAZIONE:
L’animazione, tutto sommato mediocre, era gestita da uno staff internazionale e multilingue.
Sappiamo da sempre che tutto non può essere perfetto, ma qui la qualità con il costo non vanno d’accordo. Da parte nostra, credo che non ci ritorneremo. ALPITOUR aiai aiai ...
L’aeroporto di Kos è molto piccolo, in grado di sostenere un traffico aereo alquanto limitato. Pur avendo all’andata cambiato volo ed aeroporto, per partire la mattina e godere della giornata, siamo partiti ugualmente da Milano nel tardo pomeriggio e giunti a sera inoltrata, appena in tempo per cenare velocemente.
Al ritorno siamo giunti in aeroporto alle 20.30-21.00 e siamo partiti alle 4.00 del giorno dopo. Abbiamo trascorso la notte letteralmente accampati e stipati sul pavimento delle piccole sale d’attesa e come noi altre centinaia di giovani, di adulti, di anziani e di bambini stremati.
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