Cominciamo col dire che l'isola di Santorini è una perla del mare greco ma,soggiornare in una sorta di trogolo non è il massimo.
La stanza assegnataci di dimensioni considerevolmente ridotta,ci siamo trovati e costretti per avere una maggior abitabilità a spostare parte dell’arredamento ed allocare sul balcone i comodini e le sedie.Il bagno era cieco.
Personale addetto alla Reception non all’altezza dell’accoglienza ospiti,dimostrando sempre la totale mancata propensione al risolvere le problematiche,oppure la Reception veniva lasciata completamente scoperta ed occorreva mettersi alla ricerca dell’addetto,in quanto era impegnato a fumare ed trattenere discorsi con i colleghi all’esterno della hall.
Il ristorante Kymata è stato opportunamente verandato e chiuso,così che “all’aperto†ci sono 6 tavoli la cui occupazione è praticamente impossibile a patto di mettersi d’accordo per fare “gruppo†per occuparlo.Uno di questi tavoli è stato brillantemente sistemato infronte alla unità motocondensante del climatizzatore della “veranda-ristoranteâ€,ne consegue che fosse sempre libero anche perché mangiare con un phon da 50 gradi e più è un po’ scomodo…Il cuoco italiano da Voi indicato non esisteva,eccetto una persona che era rilegata al solo compimento di condire la pasta con sughi altamente elaborati:pomodoro e basilico,puttanesca,pomodoro e tonno,pomodoro ed acciughe ed anche a base di pesce,come pomodoro,cozze e polipo,peccato che del polipo c’erano pezzetti grandi quanto grani di riso.E per finire di pasta in bianco non finiva mai!La scelta delle pietanza si riduceva a 2 portate principali e 2 per i secondi piatti,per i 7 giorni di soggiorno c’erano sempre patate arrosto che per il giorno seguente si trasformavano in purè,oppure il riso aveva questa evoluzione:il primo giorno era in bianco con prezzemolo,alla sera veniva proposto con l’aggiunta di mais ed il secondo giorno veniva unito con tonno o pomodori,il tocco finale si aveva alla sera del secondo giorno in quanto prendevano vita delle polpettine con il riso,il mais ed il tonno o pomodoro e tutto unito al purè delle patate del mezzogiorno.Per le due serate con il menù a base di pesce,per non dilungarmi,c’erano filetti di platessa ed altro pesce di bassa qualità.Spesso capitava che alcune pietanze finissero oppure fossero fredde.E di piatti tipici se ne sono visti ben pochi.Per la colazione occorreva ricordare al cameriere di portare le vivande,qualora fossero finite o ricaricare la macchina per il caffè.
Nella spiaggia sia i lettini che gli ombrelloni erano in quantità inferiore rispetto gli ospiti,così che alla mattina le persone che arrivavano verso le 10 dovevano ripiegare per il “patio†della piscina.I lettini erano per la maggior parte rotti e capitava,me compreso,di lasciare le dita dentro allo schienale durante la sua regolazione.I teli mare non erano giornalieri,bensì venivano obbligatoriamente sostituiti ogni 2/3 giorni,altrimenti il personale della Reception aveva da ridire.
In ultimo spero che sappiate che a Santorini non esistono canili pubblici,così che i cani girano indisturbati anche all’Oceanis Beach.Durante la giornata si potevano vedere tra gli ospiti,nel mare ed cibarsi delle vivande offerte dagli ospiti mossi da compassione durante il pranzo o la cena.Capitava che la notte i cani entrassero indisturbati anche nella piscina del villaggio.
...insomma un bel posticino!
Punto di forza
Uscire dal Villaggio per vedere l'isola,i membri dell'Animazione ed i ristoranti vicini al villaggio dove si spende poco e si mangia veramente bene (vd. Galini)
Punto debole
Pulizia,camere tipo loculo,personale "logorroico" e l'arte del Cuoco nel creare piatti dagli avanzi.
