Dettagli Recensione
Francorosso, si può fare meglio
Appena tornato da 15 gg (dal 28/7 al 13/8) in Kenya al Tropical Village con Francorosso, viaggiato con la mia compagna.
Lati positivi:
Struttura: grande, contornata da un ampio giardino e molto carina in stile coloniale, il villaggio può contenere intorno alle 300 persone ma durante il soggiorno ne erano presenti max 120.
Vista la disponibilità ritengo siano state date agli ospiti la camere migliori (una notte ho dovuto dormire in altra camera per rottura del boiler e questa, pur grande, non era dello stesso livello di quella assegnatami) con verande davvero belle, spaziose e pulite.
Cucina: per essere in Africa direi ottima, sempre un paio di primi piatti stile italiano fatti veramente ad hoc, secondi vari di carne e pesce con diversi contorni , scarsini i dolci ma come ho detto... siamo in Africa.
Personale della reception, camerieri, baristi ed addetti vari: sempre cortesi e con il sorriso sulle labbra, pronti a soddisfare abbastanza celermente ogni vostra esigenza.
Spiaggia privata di sabbia ampia con parecchi lettini in legno e materassino attrezzata con campetto da beach volley ed utilizzo gratuito di canoe e windsurf, a pagamento giro in catamarano.
Animazione diurna discreta affidata ai volonterosi ragazzi Kenyoti che vi accompagneranno nelle passeggiate sulla barriera corallina o al serpentario di Malindi e pronti per la partita di bech volley, bocce o freccette, acqua gym ecc...
Piscina (personalmente non la guardo quando sono al mare) attrezzata con buon numero di lettini, mi sembrava abbastanza curata (ho visto che la pulivano regolarmente).
Mare... ovviamente pulito ma con alga naturale più che altro a riva, fuori 25/30 metri l'alga era solo sul fondale, come già sapevo... non eccezionale.
e fin qui....akuna matata (nessun problema) ma....
- tiro con l'arco (attività che nei villaggi attira parecchie persone): presenza del campo di tiro ma a detta della responsabile Francorosso, mancanza di materiale (archi? Frecce?)
- mini club (da depliant per bambini dai 5 ai 12 anni): i bambini non erano in molti ma c'erano! … del mini club ho visto solo uno spazio con delle lenzuola colorate e basta... mai sentito nessuno incentivare il miniclub, in compenso qualche mugugno dei genitori c'era. Era presente una bella compagnia di ragazzi (8/10) dai 13 ai 17 anni... bastava poco organizzare al volo uno junior...
- animazione serale... metto qui il programma e fate le vostre considerazioni:
prima settimana:
1)Proiezione documentario sugli animali
2)Spettacolo con pseudo Masai e mercatino
3)Partita di pallavolo serale
4)Proiezione documentario sui pesci
5)Spettacolo con ballerini africani
6)Acrobati
7)Elezione mister villaggio
seconda settimana (dopo rimostranze) tolto un documentario a favore di un gioco musicale...
ma... lo staff di animazione??? non si pretende molto ma... due coreografie, uno spettacolo di cabaret (come in tutti villaggi nel mondo)... il nulla.
Stendiamo un velo pietoso sui documentari inoltre lo spettacolo etnico nei villaggi è d'obbligo ma dopo 10 minuti ne hai già le tasche piene... uno a settimana è più che sufficiente... capite che chi ha trascorso 2 settimane come me (diciamo un buon 30% dei presenti) si è fatto due b... come quelle dell'elefante.... meno male che la compagnia e le persone conosciute in villaggio erano veramente ok. La sensazione a pelle che mancasse un leader, un capo animazione (anche di medio livello) che prendesse in mano la situazione... va tenuto presente (particolare non da poco) che in villaggio c'erano famiglie (due adulti e due bambini) che per 2 settimane hanno sborsato la modica cifra di 6.500 Euro... non poco direi.
Beach boys: su internet ne avete lette di tutti i colori e diciamo che in parte è tutto vero, dico in parte perchè ne esistono di due tipi, quelli “autorizzati” che lavorano per agenzie di escursioni e safari e quelli “abusivi”, ragazzotti insistenti che cercano di vendere di tutto sulla spiaggia.
Le escursioni le ho fatte con i beach “autorizzati”: fanno tutti parte dello stesso gruppo Abdullah, Oscar (Oscar sono io sulla maglietta), Eddy e Lupo che sono una sorta di... “procacciatori d'affari” e si appoggiano tutti ad una agenzia di Malindi, sono molto precisi e professionali oltre che simpatici; il safari allo Tsavo Est, la gita a Sardegna 2 e quella all'orfanatrofio (consigliata, ed appagatante come arricchimento interiore...ho ancora in mente il sorriso e gli occhioni dei bimbi...) li ho fatti con loro e tutto è stato perfetto sia dal punto di vista organizzativo che logistico.
Discorso diverso per gli altri beach... se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno si può dire che in Kenya... non ti senti mai solo... ovunque vai, in spiaggia pubblica, ne hai sempre qualcuno attaccato che vuole venderti qualcosa (anche solo il servizio di... camminare sulla barriera corallina), alla lunga però questo atteggiamento così ossessivo stufa e stressa in particolar modo quando questi diventano (pure) arroganti; purtroppo non capiscono che una persona, dopo un anno di lavoro, deve essere padrone di farsi una passeggiata con la sua donna, con i suoi figli ecc, senza gente pressante intorno. L'unico modo è fare come i tedeschi che li cacciano in malo modo, dispiace ma... a mali estremi... estremi rimedi.
Ultimo particolare curioso e direi poco piacevole: i ragazzi Kenyoti dell'animazione non mangiano (come ormai in tutti i villaggi) con gli ospiti ma hanno un locale a parte riservato a loro... perchè??? forse è il caso, caro Francorosso, di essere un po' meno formale...
Ci tornerò?
Al Tropical no. Forse in Kenya una settimana organizzando il safari al Masai Mara direttamente da casa con l'agenzia di Malindi (della quale ho i riferimenti) e qualche giorno di mare a Watamu (mare migliore)... due settimane... sconsigliato (parere del tutto personale).
Roberto e Patty
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