Bravo Maayafushi
Recensione Utenti
Soggiorno a Maayafushi
Spiaggia e mare bellissimi ma peccato per la barriera rovinata. Troppi bambini, secondo me le famiglie con bambini dovrebbero essere sistemate in un padiglione a parte. Cibo e pulizia camere lasciano un po' a desiderare.
- Coppie
- Famiglie
Maayafushi
Maayafushi è un'isola spettacolare. Mare e spiaggia da sogno attorniati da flora e fauna che rendono il luogo un vero e proprio paradiso. Peccato per: SCARSA MANUTENZIONE DEGLI OVERWATER (che consiglierei se non fosse per quanto suddetto, per la privacy che ne consegue) e ANIMAZIONE di qualità scarsa CON MANCATA ORGANIZZAZIONE delle attività quotidiane da svolgere. L'animazione è soft, dunque indicato come luogo per totale relax, ma quel poco presente è di un livello totalmente insufficiente.
Il cibo è discreto, con spesso dei ricicli che ne determinano una penalità.
Pulizia nelle stanze, due volte al giorno ma minima.
Costi allucinanti per: wifi, gadget, extra, massaggi ed escursioni.
vacanza da dimenticare
Premesso che non è il periodo migliore per recarsi nell'oceano indiano (i monsoni investono la zona dal periodo estivo fino a dicembre per sei lunghi mesi circa). Ci siamo fidati della agenzia viaggi che ci diceva proprio il contrario dato che oramai non si può fare una previsione precisa sulla climaticità, dal momento che, come si dice "non ci sono più le mezze stagioni...". Questa osservazione è risultata non proprio esatta e ci ha praticamente rovinato la vacanza esponendoci a non pochi stress tra i quali quello di non riuscire a dormire la notte per il rumore fortissimo del vento e la pioggia scrosciante quasi ininterrottamente dalla mattina alla sera.
Abbiamo trovato pioggia già a Malé e così tra vento e pioggia battente, mare mosso con forti correnti che non ci ha permesso granché, tranne un' escursione all'isola dei pescatori organizzata quasi per forza dallo staff, a cui abbiamo aderito solo per disperazione e noia,(preciso che ci ha sottoposto a 3 ore di navigazione con mare mosso: non vi posso descrivere la tortura mentre c'era qualcuno che dava anche di stomaco). Abbiamo trascorso una settimana da incubo. Posso solo dire che lo staff interno quasi tutti del Pakistan, Bangladesh o sud dell'India sono un amore per la pazienza e la discrezione con cui svolgono il loro lavoro.
Per quanto mi riguarda, alle Maldive, dopo questa esperienza non ci tornerò più, ma men che meno mi rivolgerò più a Franco Rosso, perché invece di limitare le partenze in questo periodo, promuove le strutture quando dovrebbe chiuderle come fanno in tutti i posti di mare quando la stagione è finita. Invece il villaggio era pieno immaginatevi voi.
Caterina
Altri contenuti interessanti su QVillaggi