Dettagli Recensione

 
Marmara Les Jardins d'Agadir
Villaggi turistici in Marocco
Voto medio 
 
1.4
Struttura  
 
2.0
Mare e spiaggia  
 
1.0
Animazione  
 
1.0
Cucina  
 
1.0
Pulizia 
 
2.0

Un disastro!

Son rientrato da pochi giorni dalla bellissima vacanza in Marocco, e per quanto soddisfatto, divertito e nostalgico, devo chiarire al mondo che è stato TUTTO merito nostro e che mi sono divertito NONOSTANTE la Valtur.

La mia vacanza non era stata certo un Last Minute. Ci avevo messo un po’ a decidere, perché – per fortuna – avevo un buon budget da spendere e 2 settimane obbligatorie da fare, e volevo godermele il più possibile.
Scorrazzo un po’ per internet giusto per farmi un’idea, poi mi rivolgo a un’agenzia e alla fine, tra le varie proposte, quella più adatta alle mie esigenze (o quantomeno che ci si avvicinava di più), era il villaggio “Formula Energy” della Valtur, che già l’anno scorso mi era stato proposto e che stavo per prenotare prima di avere una proposta decisamente migliore.

Prima di prenotare faccio un giro sui siti di viaggi e su alcuni forum, giusto per vedere cosa ne pensa la gente, e il risultato è piuttosto demoralizzante, in quanto tanti si lamentano di molte cose.. alcuni le stesse (avvalorandone la veridicità), altri di cose più o meno assurde o quantomeno “particolari” (ho sentito persino parlare di topi…bho).
Ma io non sono uno che si fa condizionare, anche perché penso che per uno che si lamenta e che fa scalpore, ce ne sono altri 10 che non hanno avuto niente da dire, e che spesso questo “1” è uno che si lamenta a prescindere.

Oggi, di fronte a una tastiera, mi viene quantomeno da sorridere pensando che io, che ho fatto vacanze in campeggio, dormendo in macchina, o in treni superaffollati davanti alla porta del bagno perché non c’era altro posto dove sdraiarsi, mi trovi qui a lamentarmi della vacanza…

Ho speso quasi 2000 euro per due settimane (e mi è andata bene perché tanti ne hanno spesi 1.300 per una settimana sola..) per un villaggio che doveva essere splendido sia nella struttura che nel programma, e il risultato condiviso da tutti (non ne ho sentito uno che alla fine non si sia lamentato) è stato questo:

- Il bagno non veniva pulito tutti i giorni.
Una sera a cena una ragazza si lamenta di non aver ricevuto gli asciugamani puliti e di essersi dovuta asciugare con quelli del giorno prima; sentendo la cosa, anche un mio amico confessa di aver lasciato il suo a terra la sera prima, e di averlo semplicemente trovato appeso. Nei giorni seguenti quindi ci ho fatto caso e ho notato che veniva si rifatto il letto e pulito il pavimento, ma il water è rimasto sporco (di proposito) per due giorni, finchè non c’è stato il ricambio settimanale e tutte le camere sono state “ripreparate” per i nuovi ospiti.
Saponette, bagno schiuma, ecc. invece non venivano ricaricate, e di questo mi ero accorto subito, dato che dopo i primi due flaconcini usati nelle prime due docce, ho sempre dovuto usare i miei.

- Mosche sul cibo.
Il buffet (soprattutto quello all’aria aperta della zona sportiva), aveva del domo pack a coprirlo. Appena il primo lo scopriva, le mosche erano dappertutto. Non c’erano copri-vassoi.. roba che si comprano al supermercato o al Lidle a 10 euro.. quelli che uno solleva, prende il cibo e lo riappoggia sopra, e le mosche stanno fuori.
Nella zona sportiva, per tenere lontane le api dai dolci, il massimo che sono riusciti a idearsi era di mettere dei piattini pieni di miele poco distanti, così da catalizzare lì tutte le api allontanandole dai dolci. La cosa in parte è riuscita (non si vedevano più i piattini da quante api c'erano sopra), ma a parte domandarsi se questo non causasse PROPRIO l'arrivo delle api, di sicuro le mosche sui dolci ci giravano lo stesso, quindi..

- Uccellini sul buffet.
Stessa cosa delle mosche, anzi peggio. La colazione (torte e altro), erano tutti all’aria aperta, e gli uccellini entravano nella stanza, saltellavano sul tavolo, beccavano lo stesso cibo che mangiavamo noi, e se ne andavano. Non escludo che qualche uccellino abbia anche fatto altro, ma non ci voglio nemmeno pensare. Mi basta sapere che per quanto sia tanto tenero e piacevole, è comunque un animale che può portare qualsiasi tipo di germe nel cibo che poi io devo mangiare.

- Scarafaggi in camera.
E’ vero che siamo in Africa, ma io non ho mai sentito di scarafaggi nel letto. Finchè li trovavo in giro per i vialetti ci stava (in un resort venduto come superlusso da catalogo? Ma vabbè, è la natura), ma gente che se l’è trovato nel letto e in camera no!
Io che stavo al pian terreno, per lo schifo di trovarmeli addosso nel sonno ho sempre tenuto chiuso la porta-finestra e la finestrella della stanza, col risultato che era sempre una sauna, c’era puzza di umido e di chiuso e in alcune camere dove batteva anche il sole si moriva dal caldo.

- Buchi nel campo da calcio
Un ragazzo giocando a calcio, non in un contrasto (che può capitare) ma da solo, mettendo male il piede per una buca nel terreno, si è distrutto la caviglia, finendo la vacanza con un piede ingessato dopo essere stato operato d’urgenza. So che farà causa alla Valtur, ma ovviamente da quel momento (e per fortuna anche prima) non ho più usufruito del campo.. cosa per cui però avevo pagato.

- 4 racchette col maestro di tennis e alternato tra le due strutture
E’ incredibile, ma con 800 ospiti presenti e svariati campi da tennis, non c’erano racchette disponibili né al villaggio ‘normale’, né nella zona sportiva. Le aveva sempre e solo il maestro di tennis, che però la mattina era nella parte sportiva e il pomeriggio in quella non.
Il risultato è stato che un giorno che eravamo nella zona sportiva e volevamo giocare, abbiamo chiesto a uno degli animatori, il quale ci ha risposto che: “Le racchette bisogna chiederle al maestro di tennis.. io mi occupo dei tornei, e non voglio mettere becco.. non mi occupo del tennis, lui è un maestro federale e non è mia competenza, non voglio invadare il suo campo”.
Si, ok, bla bla bla bla.. ma a parte l’atteggiamento da scaricabarile, quindi noi non si può giocare? Non ci sono 2-racchette-2 a disposizione per chi non ha bisogno del maestro e vuole fare giusto due tiri?
“No, dovete beccare lui. So che era ai campi poco fa, ma è facile che abbia preso la navetta per tornare indietro. Lo trovate a pomeriggio dall’altra parte..”
Quindi corriamo alla navetta, non lo troviamo, e per giocare avremmo dovuto aspettare che partisse quella, tornare al villaggio, cercare il maestro, ritornare alla navetta, aspettare che ripartisse (ogni 20 minuti), e tornare alla zona Energy..
No comment.

- Campo da beach senza sabbia.
Il campo da beach volley già la prima settimana era piuttosto ‘pericoloso’. La seconda invece era praticamente senza più sabbia al centro, tanto che appena strisciavi un attimo il piede sentivi il cemento sotto. Qualcuno, tuffandosi, si è rialzato con le ginocchia insanguinate, io per fortuna mi sono solo “temperato” un dito, sempre in una strisciata. L’animatore ha detto di aver chiesto il camion di sabbia da due settimane, senza però aver ricevuto ancora risposta.


- Cibo trattato con le mani
Il cibo (o meglio la carne, il pesce, ecc.) veniva tutto cucinato e maneggiato a mani nude. I cuochi indossavano si guanti di plastica, ma se per caso si grattavano il naso o toccavano una zona sporca, era come non averli. Il cibo veniva cotto e maneggiato tutto a mano, e poi spostato nelle padelle del self-service sempre a mano, come se si trattasse di malta. In più, tante volte, era proprio cucinato male: hamburger bruciati fuori e crudi dentro, le cosce di pollo ammassate nella padella finivano con essere cotte solo in parte (quelle sotto, vicine alla fiamma) tanto da essere servite ancora rosa.
La pasta era spesso scotta e insapore, il risotto penso di averlo visto lasciare da almeno 10 persone diverse in 10 serate diverse, segno che non si tratta di gusti difficili o di preferenze.


- Piatti poco puliti
Oltre a dover fare spesso la coda o la caccia al tesoro per trovare piatti vuoti, spesso, anzi spessissimo, non erano particolarmente puliti e si vedevano segni o puntini neri dentro, tanto che la gente prendeva quello sotto lasciando lì quello segnato. Il primo, il secondo, il terzo.. poi i piatti finivano e ti dovevi prendere quello segnato, a meno di non voler aspettare altri 10 minuti che arrivassero quelli nuovi, e nel frattempo non trovare più cibo sui buffet o mangiare freddo quello che avevi appena preso.

- Internet non funzionava..
Avevo bisogno di internet per ricaricare il cellulare e mi è stato detto che era momentaneamente non disponibile perché c’erano tutti i nuovi arrivi e il sistema era intasato. Il giorno dopo mi han detto di provare, ma sconsigliavano loro stessi, perché – essendo a pagamento – si rischiava di vedersi accreditato il costo di connessione senza però riuscire a navigare.
Quando son riuscito ad usarlo, non son però riuscito a entrare né nel mio sito per ricaricare il telefono (poste italiane), né in altri siti.. era tutto con accesso limitato.
Alla fine ho dovuto prendere un taxi, chiedere di essere portato a un internet point (Cyber Cafè) in piazza ad Agadir, scoprire che era chiuso perché stavano mangiando, e per non aspettare 40 minuti in piazza (dopo il tramonto, quindi ormai in penombra..), ne ho cercato un altro. Mi sono infilato in una specie di bettola, con una sala computer che sembrava un seggio elettorale, e computer talmente vecchi e sporchi che quando mi sono seduto e ho spostato la tastiera è uscito uno scarafaggino, al quale ho chiesto se l’avevo disturbato e se stava usando lui la postazione. Dopo mezzora in cui ho fatto tutto a 200 all’ora per potermi levare da quel posto sporco, isolato e malfamato in cui temevo di poter essere “importunato” senza possibilità di fuga, son corso fuori, ho ripreso il taxi e mi son fatto riportare in Valtur. Per lo meno il premio “Indiana Jones” quella settimana l’ho vinto io..

- Cocktail a prezzi assurdi e mal preparati.
Un cocktail costava 8 euro, praticamente come Corso Como a Milano, e per giunta era anche fatto con materiali di second’ordine (acqua minerale gassata invece del selz, nello spritz tanto per dirne una) ed erano praticamente sempre analcolici.. succhi di frutta con ghiaccio praticamente.
Se (con cortesia) si chiedeva di aggiungere un goccio di alcool, si veniva serviti sgarbatamente e malamente (tipo che un rabbocco di vodka mi ha fatto strabordare il tutto fuori dal bicchiere inondando il banco).

- L’animazione era inesistente.
In un villaggio SCELTO APPOSTA perché decantato come ENERGY, in cui appunto mi aspettavo di poter fare miliardi di attività e dover essere io a chiedere pietà, mentre alla fine erano 4 ragazzi (2 per piscina) a gestire 800 persone.
Quindi partecipazione zero, “tornei” ridicoli (torneo di “freccette” consistente in 3 tiri ciascuno, e con 10 partecipanti.. 10 minuti ed era tutto finito. Torneo di “calcetto”, fatto con una porta da pallamano e un salvagente appeso dentro. Un “rigore” e chi faceva centro aveva vinto. Un tiro – gioco finito. Torneo di “basket”.. il bagnino teneva un salvagente e da bordo piscina si doveva tirare dentro e fare centro… 10 secondi di partecipazione per fare il tiro.. gioco finito).
Sia la prima che la seconda settimana incontravo gente che si lamentava di non essere ancora riuscita ad integrarsi, che non riusciva a divertirsi e che si annoiava, e finchè non si era così “fortunati” da conoscere qualcuno che “ti introducesse nel giro”, era tutto tragicamente deprimente.
Il “capo animatore della zona Energy”, era il più svogliato e annoiante animatore della storia. Sempre faccia triste, spesso chiuso nel gabbiotto a farsi i cavoli suoi (scrivere sms e stare al pc quando gli ho chiesto delle racchette), usciva per “animare” al microfono i “tornei” del suo collega, e si rintanava poco dopo.
Mai visto a bordo piscina a coinvolgere la gente, mai visto nei vari campi a organizzare partite. Mai a coinvolgere la gente, soprattutto i primi giorni quando, come me, uno arriva da solo e non conoscendo nessuno avrebbe magari bisogno di essere tirato dentro (non tutti nascono spigliati ed estroversi).
Quando chiedevamo il pallone per giocare a beach volley, dopo un po’ ce li trovavamo a giocare con noi, mentre quelli in piscina erano quindi da soli.
In più il campo da beach era nella zona “Energy” del villaggio, che però alle 17.30 bisognava abbandonare perché alle 17.55 c’era l’ultima navetta per tornare al villaggio; di conseguenza, dato che fino alle 16 almeno era impensabile giocare per il caldo incredibile, alla fin fine si poteva giocare un’oretta e mezza al giorno.. ovviamente facendo i turni, quindi molto meno.
Se avessero messo il campo nella zona normale magari si sarebbe giocato fino alle 20, per dire.. ma sarebbe stata una cosa furba, quindi non è stata fatta!
Le attività, quando c’erano, non erano sponsorizzate. Un giorno che ero appena andato nella zona sportiva (15.30), sono stato invitato a rientrare al villaggio perché alle 17 ci sarebbe stato un aperitivo con sangria offerta dall’organizzazione da una ragazza. Io non ne avevo nemmeno sentito parlare, e come me anche molti altri che non erano stati colpiti dal passaparola..


- Musica ripetitiva
La musica era sempre la stessa, ripetitiva e nemmeno particolarmente aggiornata dato che mancavano tutte le canzoni dell’ultimo anno. Niente di drammatico, è vero, ma sentire le stesse canzoni per 2 settimane e tra l’altro quelle delle estati scorse, fa proprio tristezza, tanto che qualcuno si è offerto di portare in consolle un po’ di mp3 portati da casa tramite iPod personali.
Capisco ai tempi del vinile, ma nell’era degli iPhone sempre connessi a internet, non avere un po’ di musica aggiornata dà davvero un senso di “povertà” e di trascuratezza anche in queste piccole cose.

- All inclusive solo nei prezzi
Oltre ad esserci una marea di cose a pagamento (fotografo, il caffè, cocktail, pizza notturna..) i prezzi erano davvero esagerati. 8 euro per un cocktail, caffè a 1 euro e 60, pizza notturna 5 euro e 50 una margherita (piccola), quasi 30 euro per un CD con una trentina di foto..

- Lettini? Gira la ruota..
Sarà che io sono andato in due settimane incasinate (non oso immaginare la prima e quella di Ferragosto!), ma i lettini erano venduti al mercato nero e costavano dai 2 ai 3 reni ciascuno.. al giorno! A saperne me ne sarei procurati 12 o 13 alla partenza.. :-P
Attorno alla piscina centrale, infatti, era praticamente impossibile trovarne di liberi, a meno di non svegliarsi la mattina talmente presto da svegliare direttamente il gallo con un “chicchirichì” nell’orecchio (e chi non va in vacanza per svegliarsi alle 5 meno un quarto??), mentre al mare era direttamente inutile provarci.. 2 sdraio in croce nell’area riservata Valtur.. ma lì almeno ti potevi buttare sulla sabbia (che poi a me piace anche di più).

Insomma, la mia vacanza è stata divertentissima nonostante tutto ma solo perché ce la siamo fatta da soli l’animazione. Il capo villaggio, persona peraltro molto disponibile e cortese, ha anche detto la prima sera di far presente qualunque tipo di problema in tempo perché fosse risolto e non a fine vacanza, ma a mio parere i mezzi a disposizione, anche solo come materiale e personale, erano talmente scarsi che a parte tappare il buco di chi se ne fosse lamentato, il resto sarebbe stato comunque disastroso.
Ripeto: a uno che ha voglia di divertirsi basta davvero una tenda e chissenefrega se dentro gli camminano gli scorpioni o se piove e ha le rane a fargli compagnia, ma dato che ho speso 2000 euro ESIGO un certo tipo di trattamento. Altrimenti la prossima volta vado in un villaggio a 1 stella, che non c’è niente, ma almeno non ho speso niente.

Quel che è certo è che Valtur si è rivelata davvero scadente e che la prossima vacanza la farò con qualsiasi altro tour operator e consiglierò a chiunque di fare lo stesso, tanto poi l’ “Energy” ce la metto io…

Punto di forza
La clientela era giovane. A parte qualche persona più grande, eravamo tutti ragazzi dai 20 ai 40 anni, quindi senza vagiti o mamme che rincorrevano bambini.
Punto debole
Animazione e coinvolgimento inesistente.
Tutto a pagamento (e costoso).
Pulizia e igiene disastrosi (mosche sul cibo, passerotti sul buffet, cibo maneggiato con le mani e mal cotto, camere non sempre pulite).
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