Dettagli Recensione
mai più
Siamo arrivati al Colostrai dopo due settimane deludenti passate in un altro eden village, allettati dal fatto che potesse essere un'esperienza migliore rispetto alla precedente... mai cosa più falsa, cominciamo a pensare che l'intera gestione EDEN sia di modesto profilo.
1)Camera:
Senza zanzariere, ma non senza zanzare! (terrificanti e assatanate di sangue, dovevamo fare la doccia col repellente antizanzare). Camera insalubre poichè a causa delle succitate zanzare, non si potevano aprire le finestre rendendo la stanza umida e con aria stagnante. Costretti a usare il condizionatore, seppure con moderazione, ci siamo beccati il raffreddore entrambi il 7 agosto durante la settimana più calda dell'anno, quanto meno paradossale. La pulizia approssimativa... e ad accoglierci abbiamo trovato in camera le formiche che fuoriuscivano dalle crepe sui muri (forse a loro il clima tropicale piaceva... mahh!).
2)Spiaggia:
Mare pulito anche se la sabbia è scura e i colori non sono quelli che ci si aspetta dalla Sardegna, bene attrezzata per i giochi in spiaggia, tuttavia gli ombrelloni sono ammassati, ho dovuto chiudere il mio per poter prendere il sole. Sdrai e ombrelloni vecchi e malfunzionanti riciclati dalla Rimini anni '80, un mio amico cercando di aprire un ombrellone ha ferito in fronte un altro ragazzo che per misericordia tentava di aiutarlo.
3)Animazione:
All'altezza delle aspettative, sempre presente durante tutta la giornata, con proposte di attività allettanti e diversificate. Non invadente e di qualità.
4)Ristorazione:
Il vero punto dolente del villaggio, pessima per qualità e organizzazione. Una mensa aziendale offre cibi migliori e diversificati. Il "riciclo creativo" è la parola d'ordine. La pasta precotta (tenuta in bacinelle aperte in balia di mosche e insetti vari) avanzata a pranzo diventava una "ottima" insalata di pasta per la cena. Il brasato di pranzo diventava prima vitello tonnè a cena e poi si trasformava magicamente in polpette al pranzo successivo (proposte sia come primo sulla pasta precotta che come secondo al sugo). Il piatto forte del secondo era spesso petto di pollo o di tacchino cucinato alla piastra che servivano regolarmente mezzo crudo (novelle cuisine), il tutto condito da interminabili file dal sapore di sagra paesana. La verdura di contorno assumeva nel succedersi dei pasti sempre forme e dimensioni diverse: Insalatiere grande a pranzo, insalatiere più piccolo a cena, contorno del vitello tonnè (alias brasato, alias polpette, alias...) appassita e tagliata sottile il pranzo successivo. Per bere ti devi armare di caraffa e pazienza e fare la fila al dispenser, dove dovevi sperare di non beccare una tizia bionda che si riempiva otto caraffe di seguito. Per un maggior risparmio di gestione si mangia all'aperto su tavoli non riservati apparecchiati in stile "mc donald de noialtri", con un foglio A3 color arancione come tovaglia, un bicchiere, due forchette, un coltello e un tovagliolo rigorosamente di carta, circondati dalla natura: mosche verdi a pranzo e zanzare a cena.
Ulteriori informazioni
a) Anfiteatro sotto le stelle: davvero sotto le stelle, nessuna copertura e umidità notturna penetrante. Non adatto a bambini in culla poichè non c'è modo di posizionarsi ad una congrua distanza dalle casse acustiche.
b) all inclusive? Un esempio per tutti: caffè a 1 Euro però mirto e limoncello gratis. Abbiamo assistito alla scena di chi per non pagarsi il caffè si è ubriacato di superalcolici, abbracciando di volta in volta la colonna del bar, l'albero di banane, uno strano carabiniere in vacanza da solo e infine è finito tra le braccia del direttore che gli proponeva un caffè a 1 euro! comunque è stato divertente.
In conclusione siamo di fronte a una struttura che si fa pagare come un albergo 4 stelle tuttavia il servizio offerto è paragonabile ad un campeggio a 2 stelle. Consigliato: a nessuno.
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