Dettagli Recensione
Capo Caccia luglio 2009
Resort che vive di vecchi ricordi quando cinquanta anni fa sicuramente era il top della Sardegna nascente e la costa smeralda non era ancora scoppiata. La struttura era nata sicuramente con metà camere ora raddoppiate e scoppia. La piscina forse grande per allora ora fa ridere. Il paesaggio e' bellissimo e l'hotel pulitissimo con camere in ristrutturazione e molto belle. I giardini tenuti molto bene e il personale dell'hotel di una cordialità rara. Si e' mangiato pure bene i primi quattro giorni poi e' parso che il cuoco se ne fosse andato in ferie. Appena arrivati dall'aeroporto alle otto e mezzo di mattina la Going ci ha scaricati in terrazza ad attendere mezzoggiorno per la consegna delle camere. Assistenza zero. Nemmeno un caffè perchè me lo sono pagato. Scesi al mare con una lunga scalinata ti ritrovi su una scogliera con gettate di cemento. I lettini sono insufficienti per tutti e non ci sono ombrelloni percui sei al sole tutto il giorno. Fa ridere vedere i mariti andare giù al mare di buona ora la mattina per occupare i lettini con l'asciugamano. Guai ad avere bambini,in acqua non puoi entrare se non sai nuotare tra le rocce. Non esiste all inclusive come potrebbe sembrare dal catalogo Going e non ci sono negozi. Il primo centro abitato è a venti chilometri e non esistono mezzi di trasporto. Se noleggi un'auto per andartene non pensare di trovare le spiagge della costa smeralda e i suoi colori. Nemmeno il profumo dell'aria è uguale. Qui la Sardegna è diversa. Nel raggio di cinquanta chilometri la spiagge degne di plauso sono Argentiera e Stintino. Animazione discreta con piano bar e intrattenimento che stavano in piedi grazie a due tre personaggi di punta molto bravi.
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