Dettagli Recensione
Un giusto compromesso
Siamo partiti destinazione Favignana decisamente e volutamente inconsapevoli di quello che avremmo trovato ma sicuri di quello che avremmo voluto! Sole, mare e il meritato riposo dopo un anno logorato dalla routine lavorativa.
Coinvolti inaspettatamente da una coppia di amici, avevamo intravisto qualche immagine dal sito dell’AURUM HOTELS e, visto anche il corrispettivo economico, avevamo abbracciato con entusiasmo l’idea di isolarci.
Risparmiandovi un diario dettagliato del nostro viaggio e immaginando più utile una scansione rigorosa e quanto più accurata e imparziale possibile del villaggio, ecco il nostro punto di vista sotto forma di decalogo:
1 – La struttura – che mostra potenzialità oggettive ottime – effettivamente si mostra piuttosto trascurata e la “tipica vegetazione mediterranea†che avvolge l’intero complesso degli alloggi arranca, non poco, nello sforzo di mostrarsi così per come vorrebbe. I campi sportivi sono quelli che maggiormente risentono di questo colpevole abbandono e mostrano i fasti di un tempo solo agli occhi positivi dei più vogliosi. (voto: 9 in potenza 5 in atto)
2 – Le camere assicurano fin da subito, per poi difendere a denti stretti in seguito, un adeguato comfort. Condizionatore, ventilatore a pale, frigo, TV satellitare, cassaforte, ampio vano doccia reclamano il loro successo nell’arginare l’ineluttabile nostalgia del nostro fabbisogno tecnologico giornaliero (giurerei anche di avere visto un apparecchio telefonico ma se così non fosse stato poco male….avevamo o no deciso di isolarci?). (voto 7)
3 – La cucina è abbondante in quantità e, sebbene ancora non sia stata inserita all’interno della Guida Michelin – anche se non escludo che ciò non avvenga proprio mentre sto scrivendo! – c’è da giurare che pareggi in varietà e gusto il prezzo pagato. La disponibilità del caposala invece va oltre. (voto 6,5 alla cucina 7,5 al caposala).
4 – Per quanto riguarda la pulizia l’impegno profuso, soprattutto per quel che concerne gli esterni, piscina e spiaggia su tutto, (basta dare una sbirciatina al di là del muretto di cinta del bordo piscina!!) è del tutto insufficiente e per quantità e per qualità. Va un po’ meglio se ci confrontiamo con gli interni (camere, reception, sala tv). (voto 3 esterni; 5,5 interni ).
5 – A nostro parere la vera nota dolente del villaggio è la sua gestione che ci è sembrata troppo spesso approssimativa e rabberciata. Mancano alcune accortezze elementari (vedi un presidio medico almeno settimanale o di pronto accomodo), il personale sebbene cortese non è sembrato capace di gestire momenti critici e la direzione, nella figura del direttore o direttrice – a seconda del racconto leggendario di chi racconta di averlo/a veduto/a – sembra incarnare una figura limite tra il mito e la storia. (voto 2,5 )
6 – L’animazione del villaggio, infine, si è mostrata la naturale conseguenza di una peccaminosa gestione. In verità, l’impegno dei ragazzi non si discute ma i risultati decisamente si. (voto 4)
Discorso a parte va fatto per i bagnini che sfogliando placidamente le pagine di uno Zingarelli ingiallito palleggiano impazziti tra i termini abbronzatura e relax, accidia e ozio ripassandone con la pratica il significato, prudenti nel non incappare in vocaboli esotici come lavoro e impegno. (voto 3).
In conclusione, il villaggio vive del villaggio stesso e del suo essere armoniosamente inserito in una cornice naturalistica di tutto rispetto che raggiunge l’acme quando il sole affonda in mare, al di la dell’orizzonte, sciogliendosi in mille riflessi colorati che voltando dal blu del mare all’azzurro del cielo attraversano delicatamente le sue tinte calde in uno spettacolo unico e sempre diverso.
Consiglio il villaggio, ma non a tutti, solo a quelli che vogliono prendersi il tempo di un tramonto per sentirsi in vacanza.
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