Dettagli Recensione

 
Villaggio Punta Fram
Villaggi turistici in Sicilia
Voto medio 
 
1.8
Struttura  
 
1.0
Mare e spiaggia  
 
5.0
Animazione  
 
1.0
Cucina  
 
1.0
Pulizia 
 
1.0

villaggio fantasma

cosa dire di piu', siamo tornati a casa tre giorni prima e non è interessato a nessuno. la clientela va curata e ascoltata.

Punto di forza
panorama
Punto debole
cucina sporca, animazione assente, igiene scarsa, reception indifferente ai clienti, non c'è un resposabile in loco, terrazzo in comune???
Note sul volo
buono, specialmente per riportarci a casa.
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Inviato da Fotone
20 Agosto, 2011
http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=160259&sez=HOME_INITALIA
Pantelleria, rivolta in un hotel
«Vermi nella carne». Nas chiudono cucine

di Francesca Filippi

PANTELLERIA - «Mamma, guarda nella carne ci sono i vermi». Stagione turistica agitata a Pantelleria, dopo l’ennesima rivolta degli immigrati tunisini, che nei giorni scorsi hanno bruciato materassi e suppellettili nella caserma in località l’Arenella, ora anche un caso di cibi avariati in uno dei più antichi alberghi dell’isola, che offre pacchetti low-cost apparentemente molto appetibili, massimo 40 euro a persona al giorno, pensione completa ad agosto. Si tratta del Villaggio Punta Fram, oggi gestito da Aurum Hotels, dove venerdì sera all’ora di cena circa 400 ospiti si sono trovati di fronte alla sgradita sorpresa.

«Mamma, guarda ci sono i vermi nella carne», così il figlio di una coppia lombarda, i coniugi Radaelli, in vacanza sull’isola da alcuni giorni, ha dato l’allarme. «Come è possibile?», hanno chiesto al cameriere. «Ci spiace, non succederà più», la risposta del personale di sala. Invece la famiglia Radaelli era in buona compagnia. Altri turisti infatti si sono trovati nel piatto la stessa carne con i vermi. Risultato? La hall e le cucine dell’albergo sono state occupate dagli ospiti a dir poco inferociti per «le pessime condizioni igieniche della struttura». «In cucina c’erano sporco e grasso ovunque», denunciano alcuni turisti scesi in strada.

Immediato l’intervento dei carabinieri, giunti sul posto con i Nas, per un controllo igienico-sanitario e anche per placare gli animi. Gli uomini del Nucleo antisofisticazioni si trovano a Pantelleria «come ogni anno in questo periodo per controlli che vengono svolti in incognito». Alla fine dell'ispezione, i Nas hanno chiuso le cucine: per i pasti i clienti dell'hotel dovranno rivolgersi altrove.

Ma la protesta monta. Anche in spiaggia non si parla d’altro. Tra i clienti del Punta Fram alcuni hanno trovato sistemazione in diversi alberghi, altri hanno chiesto di interrompere la vacanza e anticipare il rientro. Praticamente impossibile contattare i responsabili della struttura, i telefoni dell’albergo sono stati disattivati.

Parla di brutta pagina per il turismo locale, il presidente del Consorzio Pantelleria Island, Enzo Perrone, anche lui albergatore: «Noi imprenditori lavoriamo tutto l’anno per promuovere l’immagine di Pantelleria in Italia e all’estero - dice - Io stesso sono andato in Francia e Germania per far conoscere le nostre bellezze, la cucina, la cultura, l’archeologia, non solo il passito. Dopo questi fatti, è giunto il momento di costituire un comitato ad hoc per chiedere i danni d’immagine che l’isola ha subito da questa vicenda. La colpa è di quegli albergatori che proponendo prezzi fuori dal mercato fanno male all’isola. In un momento di crisi come questo, con un calo del turismo pari al 70% rispetto allo scorso anno, proprio non ci voleva».
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