Dettagli Recensione

Il villaggio ci è stato consigliato da un'agenzia di viaggi, definendolo come il top della Sicilia, quindi le aspettative erano alte, come il prezzo pagato del resto. Arriviamo e prendiamo possesso della camera, e qui armatevi di buona pazienza, lunghi corridoi ed innumerevoli scale, barriere architettoniche a gogò. Noto subito delle formiche per terra ma lascio correre, del resto il villaggio è immerso in un verde ben curato. La sera però queste formiche me le ritrovo, scoprendoli, nei letti, passeggiavano tranquillamente tra le lenzuola, sui cuscini, nei materassi, anche dentro gli armadi... All'una di notte scendo in reception a reclamare, impossibile dormire in quelle condizioni. Mi dicono che le altre camere sono tutte occupate, a furia di guardare ne trova una libera, mi ci accompagna per vederla, la apre ma dentro ci stava già qualcuno? abbiamo poi scoperto che si trattava di un altro cambio di stanza non correttamente registrato, mah... Ci danno uno spray antiformiche per tamponare. Vabbè nottata in bianco... la mattina seguente lasciamo le bambine dormire in stanza e torniamo a lamentarci chiedendo del direttore, dopo tante insistenze lo hanno chiamato e lui si è messo subito a nostra disposizione. Insomma alla fine, da una quadrupla, ci siamo accomodati in una tripla senza avere per questo alcun rimborso, ma con frutta in camera da parte sua. Nel trambusto mio marito si accorge di aver perso gli occhiali da vista. Chiediamo la chiave della camera precedente per guardare meglio ma ci viene negata, l'indomani avrebbero guardato le donne delle pulizie. Niente, degli occhiali per 2 giorni neanche l'ombra. La terza sera malauguratamente cado dentro una pseudo fontana di papiri che nemmeno a guardarla bene si capisce sia una fontana... Rasoterra, poco illuminata, non recintata, con tante persone sedute ai lati perché proprio lì è presente il bar. Nella sera precedente c'era caduta dentro un'ospite francese, il mese scorso un altro con tutta la sedia, ci è caduto dentro perfino un cameriere con tanto di vassoio ed ancora non prendono provvedimenti... Comunque torniamo a me, ne esco tutta inzuppata e con un braccio un po' escoriato, cerco di sdrammatizzare per non impaurire ulteriormente le mie figlie. Torno in camera, faccio una doccia ed il braccio inizia a farmi davvero male. Andiamo alla reception per informarli dell'accaduto, mi consigliano di andare in ospedale, ma con il nostro mezzo, mio marito senza occhiali non riesce a guidare. Il direttore mette a disposizione un ragazzo dello staff (Ezio, gentilissimo) e ci accompagna nell'ospedale di Augusta con la nostra macchina. Dimessa dal pronto soccorso alle 3,30 di notte con diagnosi di frattura del capitello radiale ed il braccio ingessato, ma l'indomani alle 8 mi sarei dovuta presentare all'ospedale di Lentini dove è presente l'ortopedia. Stesso problema con mio marito che non vede bene quindi mi propongono di chiamare un taxi, A MIE SPESE... rientro in villaggio intorno alle 12, diagnosi confermata e gesso definitivo da portare per 21 giorni. Chiedo al direttore come comportarmi per il risarcimento e lui mi dice che devo rivolgermi ad un avvocato ed inoltre mi contesta che io al pronto soccorso ho dichiarato di essere caduta in una buca e non in una fontana. In fondo vi allego le foto, ditemi voi se non è quantomeno ingannevole??? e la sera successiva un'altra persona se non gli avessi detto che un piede della sedia su cui era seduta era praticamente a ridosso del bordo probabilmente ci sarebbe caduta dentro anche lei. Questo per dire che nonostante il mio episodio non sono stati presi provvedimenti, roba da pazzi...
Insomma sono stati 4 giorni veramente da dimenticare. Al ristorante mangiare di massa, a volte improponibile, antipasti sempre uguali e pasticciati, colazione nella norma. I ragazzi dell'animazione sono bravi, ma gli spettacoli sono sempre introdotti da spezzoni di film in lingua originale, abbastanza noiosi. Questo tutte le sere, cambia solo il tema. Il villaggio è quasi interamente occupato dai francesi, sembra di essere stranieri in terra propria. Non lo consiglio.