Dettagli Recensione
Per sempre nel cuore
Era la mia prima volta in un villaggio: sono rimasto sorpreso positivamente. L'animazione è stata fantastica, a cominciare dalle attività sportive dove Alberto ha dimostrato un savoir-faire e una capacità di contatto col pubblico oltre l'eccellenza, arrivando a conoscere uno per uno tutti gli ospiti della settimana e riuscendo a coinvolgere sempre tutti. Avrei scommesso già dal primo giorno che fosse lui il responsabile, e gli auguro di esserlo in futuro perché non solo non gli manca nulla, ma ha anche qualità rare da trovare e difficili da esplicare in poche righe.
Un altro punto di forza è stato Alessandro, appena arrivato ma perfetto nel suo ruolo già il giorno stesso: grande adattamento.
Gli spettacoli serali tutti fantastici, ma sottolineo ancora una volta la capacità di Alberto di fare tutto, perfino improvvisazione laddove si verificasse un piccolo intoppo (rendendola parte dello spettacolo come fosse in copione).
In generale, quasi tutti gli animatori si sono resi sempre simpatici e disponibili in qualsiasi momento della giornata.
Per quanto riguarda le note meno positive, è imprescindibile un primo suggerimento sulla cucina, in particolare sul menu: c’erano pasti con portate esclusivamente di pesce, altri solo di carne. Davvero poca attenzione per i vegetariani, confermata dal fatto che in una cena hanno proposto tre primi vegetariani e poi più niente per due giorni. Magari sarebbe meglio diluirli nel corso della settimana.
L’ultimo pasto, con Ciro evidentemente in giornata libera, era inaffrontabile: cibo immangiabile e scelta minima. In generale, mi aspettavo di più, anche a livello di proposte che, in una sola settimana, si sono ripetute più volte. Io, in pratica, ho mangiato patate e formaggio per una settimana di fila…
L’altro suggerimento riguarda il gioco pomeridiano e in generale Bruno che se ne occupava: trattare male i clienti non è sinonimo di goliardia o simpatia. Anche Umberto stava all’interno del suo personaggio “burbero”, ma con intelligenza che diventa sinonimo di divertimento. Invece trattare gli altri con supponenza, al di là della permalosità più o meno alta delle persone, risulta fastidioso, soprattutto quando si risponde alle “constatazioni” senza umiltà, giungendo quasi a risultare aggressivi agli occhi degli astanti. Per esempio, credo che far notare all’organizzatore del “gioco degli acronimi” che ha confuso gli acronimi con gli acrostici, oltretutto in privato e dopo il gioco, in modo che nessuno a parte noi sentisse, non meriti la risposta scocciata: “Li ho sempre chiamati così e continuo così, so’ a stessa cosa”. Stesso atteggiamento riproposto sui titoli delle canzoni (“Trottolino amoroso” si intitola “Vattene amore” effettivamente, e la canzone di Alex Britti “Solo una volta” ha, come titolo completo, “Solo una volta (o tutta la vita)”). Se si sta giocando bisognerebbe restare all’interno del gioco, senza trascendere in una palese maleducazione e mancanza di tatto.
L’ultima osservazione riguarda la partenza: capisco le varie necessità, ma con un volo alle 18,05 è terribile dover lasciare le camere alle 12 e partire alle 14, per poi aspettare quasi tre ore in aeroporto; tanto più se c’è lo scalo a Tenerife che costringe ad altre ore di attesa.
Jeep a Jandìa: raccomandata perché si vedono posti in strade impercorribili e le guide sono fantastiche.
Zoo: io non sono favorevole agli animali in gabbia; tuttavia è un parco naturale ricco di biodiversità anche vegetale e le condizioni sono di cura e affetto. Solo i dromedari (e non cammelli, attenzione) sono trattati da schiavi.
Odyssee 3: non vale assolutamente il prezzo, anche perché è davvero raro riuscire a vedere balene, delfini e tartarughe (non sono in gabbia). Tuttavia, il comandante (che parla correntemente cinque lingue) ha molti piani di riserva, e la giornata risulta piacevole e indimenticabile nonostante l'assenza dei protagonisti iniziali.
Commenti
Altri contenuti interessanti su QVillaggi