Dettagli Recensione
I KNOW YOU WANT ME
Se riuscite a soprassedere e mangiare cibo assalito da mosche, carne alla piastra insaporita dal sudore del cuoco tunisino che, considerata l'attenzione all'igiene tipica della loro cultura, non puliva i ferri da almeno inizio stagione, residui di vino (se così quella bevanda può essere definita) travasato di giorno in giorno nelle bottiglie di vetro appositamente conservate, bhè, allora, essendo già stata eliminata una grossa fetta delle inefficienze e delle pecche del villaggio, fateci un pensierino ad andare. Io avrei preferito mangiare pietanze tipiche tunisine piuttosto che quei pseudo piatti italiani preparati usando provvigioni tunisine, che nulla hanno a che vedere con i sapori della nostra adorata terra. Ma c'è comunque chi riteneva buono quello che veniva proposto (secondo me i non intenditori). La colazione era il pasto peggiore della giornata, in questo modo non ti invogliavano nemmeno ad alzarti presto per farla.
Che dire poi dell'esperimento del music resort, quello poco male perchè il divertimento vero è quello che ti crei da solo ed i pochi spettacoli serali che venivano fatti erano opera di artisti esterni singolari e ben organizzati (vedi il fachiro), quindi perchè prendersela con gli animatori che probabilmente seguivano solo le direttive senza poter avere voce in capitolo. Quello che però è loro imputabile è che non si facevano scrupoli ed approfittavano della situazione già ampiamente favorevole marciandoci sopra e tenendo atteggiamenti apertamente intimi con le clienti, andando in giro con costumi succinti e facendosi aperitivi al caffè del mar come se fossero in vacanza.
Ma fondamentalmente,...."vivi e lasci vivire" anche loro che sono pur sempre dei poveri capri espiatori...
Quello che più mi ha deluso e che proprio non mi è andato giù sono stati gli extra decisamente troppo cari, anche i cocktail sono degni di essere annoverati tra il piacere negato di bere, non per ubriacarsi ma per assaporare una bevenda, ed ancora lotta ai lettini singoli/ matrimoniali ed assalto agli ombrelloni (che non sono nemmeno la metà del potenziale turustico del villaggio). Io però posso affermare di essermi divertita, ho conosciuto gente simpatica, ho festeggiato il compleanno di Fabio tutte le sere che offriva bevende a gogò (grazie Federico, amico di fabio), ed ancora festini privati nelle camere dei pochi volontari che offrivano la loro stanza per poter ammazzare i tempi morti prima della disco nella quale mi sono scatenata al ritmo di musica (una delle note decenti visto che il dj non era quasi mai lo stesso).
La cosa più bella? I party in piscina di pomeriggio accompagnati da sound e sangria!
- Amici
- Single
Commenti
Altri contenuti interessanti su QVillaggi