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CONSIGLIATO A NESSUNO. QUI DI SEGUITO PUBBLICO LA LETTERA DI RECLAMO INVIATA A VALTUR A SEGUITO DEL MIO VIAGGIO IN QUESTO LUOGO (LETTERA CHE PERALTRO NON HA OTTENUTO NEMMENO UN MEZZO RISCONTRO):



Villaggio Tunisia – EL KEBIR – Settimana dal 31/08 al 07/09/2007 - Reclamo



Con la presente e, con rammarico, sono ad segnalarVi, relativamente alla vacanza di cui all’oggetto, una serie di fattori negativi che sono stati fonte di malumore, noia ed insofferenza.



In particolare, in quest’occasione ho coinvolto un’amica che non aveva mai viaggiato con Valtur, assicurandole che Valtur sarebbe stata la garanzia per una vacanza indimenticabile.



Ebbene indimenticabile lo è stata davvero a partire dalla volo di andata.



A parte la lunga attesa del volo a Milano Malpensa perché il nostro aereo aveva un ritardo di almeno tre ore, una volta arrivate all’aeroporto di Tunisi (a mezzanotte anziché 20:20) già all’accoglienza abbiamo riscontrato le prime avvisaglie della disorganizzazione che ci ha accompagnate per tutta la durata del soggiorno: pulman strapieni sui quali non c’era il posto per caricare i nostri bagagli, ulteriore attesa sul pulman di almeno due ore senza capirne il motivo e senza ricevere nessuna spiegazione, aria condizionata sparata a mille senza la possibilità di abbassarla,…ecc., tutti segnali ai quali vuoi x la stanchezza, vuoi per lo spirito vacanziero che ancora (essendo appena all’inizio della vacanza) ci accompagnava, non abbiamo dato peso più di tanto ma che ora, considerato tutto il resto, mi sento di segnalare.



Giusto per non tediarVi troppo, in breve elencherò tutto quello che ho riscontrato di negativo a partire dal giorno successivo al nostro arrivo:



- camere poco pulite e per nulla accessoriate (né televisione né phoon né telefono per eventuali urgenze);

- ristorante abbastanza fornito ma (anche lì) pochissima pulizia:

• al mattino puntualmente si trovavano le api nel vasetto del miele (e nessuno si degnava di sostituire il barattolo);

• c’erano i topi che correvano la sera sia al ristorante che al bar e, a seguito di derattizzazione – tra l’altro alla sera verso le 24 quando ancora gli ospiti giravano per il villaggio - dopo aver trovato un topo morto nelle adiacenze del bar ed averlo segnalato agli animatori, solo al terzo tentativo di segnalazione si è riusciti ad attirare la loro attenzione con conseguente rimozione;

• nessuna precauzione per il cibo esposto per ore alle mosche che puntualmente Vi soggiornavano, causando alcuni problemi di salute (com’è possibile immaginare) poco simpatici, accompagnati da febbre alta;



- villaggio ENERGY…quindi le migliori aspettative per una clientela di età adeguata per il tipo di villaggio ed un coinvolgimento diurno e serale mentre:







• il soggiorno è stato venduto anche e soprattutto ad una clientela che superava i 50 anni di età….e non sono necessari altri commenti;

• l’equipe, E QUESTA, CI TENGO A PRECISARE, E’ LA NOTA PIU’ DOLENTE E CHE MAI AVEVO AVUTO MODO DI RILEVARE IN NESSUN ALTRO VILLAGGIO, assolutamente non all’altezza, incompetente, demotivata e demotivante, non coivolgente, banale e scontata, assolutamente scortese (tranne qualche caso raro), con atteggiamenti boriosi e strafottenti. Tengo a sottolineare il fatto che, trattandosi per la maggior parte di ragazzini, se gli stessi avessero avuto il buon esempio da coloro i quali hanno il compito ed il dovere di seguirli ed impartire loro insegnamenti ed istruzioni sul modo di lavorare e comportarsi con i clienti, ovvero quelli che dovrebbero essere i RESPONSABILI, forse i risultati non sarebbero stati così negativi. Mi riferisco in particolare al responsabile dell’intrattenimento (chiamiamolo così) che non solo, le rare volte che lo si vedeva in giro, a malapena salutava e spesso si voltava addirittura dall’altra parte, ma passava interi pomeriggi coricato sulla sdraio a prendere il sole in compagnie femminili. Vi lascio immaginare l’esempio dato ed il conseguente atteggiamento dei ragazzi dell’equipe. Niente da dire sul capovillaggio che mi è parso una persona dolce e quantomeno educata, solo poco presente durante il giorno e quindi inconsapevole dell’atteggiamento dei suoi colleghi sottoposti (e pensare che in tanti anni di villaggi mi è capitato di vedere capovillaggi, capoanimatori e responsabili intrattenimento talmente partecipi che, addirittura, servivano la pasta in sala sia a pranzo che a cena!!!!). Insomma Vi assicuro che è la prima volta in vita mia che, in un villaggio, mi sento sola ed abbandonata a me stessa, che non riesco a fare amicizia o scambiare due parole con l’equipe ed è la prima volta in vita mia che ho contato i giorni che mi mancavano per andare a casa, tirando un sospiro di sollievo il giorno della partenza.

Tra l'altro il giorno della partenza, tanto per confermare quanto sopra, abbiamo dovuto attendere almeno un’ora al villaggio oltre l’ora prestabilita per il trasferimento all’aeroporto, ancora per mancanza di organizzazione (da quanto capito non c’erano gli elenchi con tutti gli ospiti in partenza.). Di conseguenza abbiamo accumulato ritardo al check-in ed ovviamente al volo.