Dettagli Recensione
che delusione!!!
Se posso definirla una sola... come la chiamano a Napoli, ebbene sì, da FRANCO ROSSO mi aspettavo qualcosa in più. Prima di tutto l'albergo non è nuova costruzione "2008/2009" come definita da catalogo Franco Rosso, ma è di recente ristrutturazione. Poi devo affermare che noi Italiani non siamo proprio considerati... anzi se posso proprio dirla tutta siamo inesistenti. Gli scritti sono solo in arabo, francese e inglese; le lingue parlate: arabo, francese, inglese, tedesco e spagnolo. Gli animatori tunisini sono tutti maleducati... tranne MIRIAM balli latino-americani e SEMI-moto-nautica bravi e gentili. I nostri animatori italiani invece sono tutti bravi, gentili e disponibili: da TERRY ad Antonio e DARIA mini-club. Purtroppo fanno da tappeto a quelli tunisini. La cucina beh! tutto sommato è paragonabile a una trattoria italiana, piatti caldi: tre primi... tre secondi e tre di verdure cotte, in alternativa il cus cus con la salsa tunisina o la pizza che non è quasi mai ben cotta. Beh! per chi si accontenta come me, può anche andare bene, ma credetemi non è certo da Hotel quattro stelle! Bicchieri di plastica riciclabili, lavati sotto l'acqua del rubinetto, tranne al bar principale dell'hotel dove servivano da bere nei bicchieri di vetro fino alla sera prima della mia partenza: il 26 luglio, in quanto anche lì mi hanno servita in bicchieri di plastica. Ciò però che mi ha infastidito di più, è l'aver visto il direttore e la sua famiglia bere nei bicchieri di vetro. Beh! per fortuna l'indomani me ne sono tornata in Italia. Beh tutto qua Voi direte?... No!... Magari... Partenza ore nove e quando arrivo all'aereoporto di Monastir dopo circa due ore e trenta, non c'è alcuna traccia della mia borsa gialla, contenente una macchina fotografica digitale "Olimpus" caricata in albergo nel portabagagli dell'autobus. Dopo varie animate concitazioni, e rivisitazioni del portabagagli e sull'autobus, Massimiliano, il capo responsabile Franco Rosso telefona in albergo dove confermano che la borsa era stata caricata. Al che l'autista riparte. Non volendo ritornare in Italia senza la borsa, si ritelefona agli altri due alberghi dove l'autobus si era fermato per caricare altri turisti... ma della borsa non c'è nessuna traccia. Si ritelefona all'autista e la borsa misteriosamente riappare sotto un sedile del bus " come da lui sostenuto" e dopo mezzora lo stesso, ritorna con la borsa. Peccato però che a quel punto la apriamo ed era scomparsa la mia macchina fotografica. Cosa potevo fare allora io? nulla, poichè l'aereo partiva, e, con la coda tra le gambe sono tornata in Italia, sperando che il calore di quei giorni, mi avesse procurato una sorta di insolazione, e che il mio potesse essere soltanto uno spiacevole incubo. Purtroppo NO! arrivata a casa ho aperto le valigie ma era tutto vero, la mia macchina fotografica era scomparsa e nessuno ha saputo darmi spiegazioni. Incredibile se penso come una vacanza iniziata male: con la distorsione della mano di mio marito che era scivolato dai gradini delle scale della piscina, perchè il pavimento viene lavato con un detersivo che lo rende molto scivoloso... all'acqua del mare piena di rocce e alghe, alla difficoltà di comunicare...beh! ditemi Voi cosa resta di positivo! soltanto la felicità di essere tornata a casa e la certezza che Franco Rosso e Il Vincci Nozha Beach non saranno da me più considerate per una futura vacanza.
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