Dettagli Recensione

 
Kiwengwa Beach Resort
Villaggi turistici a Zanzibar
Voto medio 
 
3.0
Struttura  
 
2.0
Mare e spiaggia  
 
4.0
Animazione  
 
2.0
Cucina  
 
4.0
Pulizia 
 
3.0

kiwengwa: il pianobar peggiore del pianeta terra

I commenti sono sempre soggettivi. Dipendono dall'età di chi li scrive, dal ceto sociale cui si proviene, dal numero delle vacanze effettuate all'estero, ecc.
Questo è il mio 36° viaggio e come sempre, al ritorno, cerco di trasmettere le mie esperienze approfittando delle possibilità che internet ci offre.

Cucina: abbastanza buona e varia se si considera che il cuoco italiano lavora con una equipe di solo africani (posso assicurare che c'e' da farsi venire l'ulcera)

Mare: non bisogna aspettarsi il mare delle maldive, sabbia in sospensione fino a 15/20 metri dalla spiaggia, fenomeno delle basse/alte maree che sono piu' o meno accentuate e dipendono dalla stagione in cui si va a Zanzibar. Questo è il periodo migliore (fine sett. Inizio ott.) in quanto siamo in primavera (30 gradi circa).

Barriera corallina: a circa 70 metri, buona la visione sott'acqua, varietà scarsa della flora e della fauna, non è proprio come il mar rosso. Portarsi le pinne e le maschere in quanto qui qualcuno le ha ma sono obsolete.

Africani: abitudini dei locali stressanti per le caratteristiche culturali del popolo europeo, vogliono sempre qualcosa e si è sistematicamente tampinati per il danaro a qualsiasi ora del giorno. Sono insistenti e frenetici caratterizzando imbarazzo nelle persone timide o in quelle con una educazione riservata. Con rammarico si puo’ constatare che sarà difficile liberarsi dal proprio stato di povertà assoluta e schiavitu’, in quanto mi risulta essere proprio questo il lavoro piu’ ambito dagli zanzibarini: soldi facili, presto, con poca fatica, attenzione massima per dell’accattonaggio. Irrilevante è l’interesse per la scuola pariteticamente per genitori infanti e autorità. Molti sono i furbetti che riescono a guadagnare consistenti retribuzioni a carico dei turisti, mentre lo stipendio medio dei neri del villaggio varia dai 40 ai 60 dollari al mese.

Intrattenimento: personale giovane e moderato, coinvolgente ma non insistente, il gruppo è efficace soprattutto per i giovani che si recano in vacanza per la prima volta o comunque alle prime esperienze di viaggio.

Musicista del villaggio: da dimenticare come il peggior lutto. E' stato capace di massacrare ogni istante della nostra permanenza. I responsabili del villaggio hanno dimostrato di possedere un cinismo smisurato buttando allo sbaraglio per due lire un ragazzo giovane che probabilmente non ha ancora sviluppato il sentimento della vergogna. Hanno avuto il coraggio di adoperare per l'intrattenimento un ragazzo senza talento, senza esperienza, senza alcun gusto musicale, senza una base scolastica e perfino senza strumenti musicali. Questi sono gli effetti dei tagli smisurati e della devastante politica aziendale sui servizi primari di un villaggio come quello di Going, con il risultato della perdita di numerosi clienti e di un pesante mancato guadagno.

Personale pulizie: passano una volta al giorno e raggiungo ragionevolmente il proprio obiettivo. Permangono comunque odori fortissimi di fogna nelle camere per via degli scarichi non a norma con le comuni norme igieniche dei paesi avanzati.

Bagni comuni: Idem come sopra, con l’aggravio causato dalla mancata ristrutturazione delle porte d’ingresso e del numero delle persone in afflusso durante il giorno.

Escursioni: sono troppo care e sono giustificate malamente al momento della presentazione dello staff con la scusa delle assicurazioni. Sulla spiaggia si trovano i ragazzi locali che offrono lo stesso prodotto ad un terzo del costo imposto dal villaggio. Le escursioni offerte dai locali sono state regolarmente evase con serietà e con risultati soddisfacenti, oltre le aspettative.

Assistenza medica: inesistente. Se avete (ad esempio) problemi cardiocircolatori è sconsigliabile questa meta.

Aspetto culturale: c'e' molto da rimaneggiare nel nostro "io" se si riesce a fare amicizia con qualche ragazzo del villaggio di pescatori sito proprio affianco al kiwengwa. Accompagnati, infatti, è possibile osservare eventi che sono peggiori della guerra, una povertà assoluta e sconcertante, che ci fa ripensare a rivalutare il nostro aspetto economico, sociale, mentale ecc ecc.

Giudizio complessivo: un appena sufficiente. Una valutazione alimentata in gran parte dalla professionalità di poche persone nel villaggio in primis il cuoco Alessandro.

Giudizio imprenditoriale e aziendale: -2 (meno 2)
E’ elementare la percezione di una politica del risparmio dei budget ad ogni costo. L’offerta è attenta solo alle piu’ elementari esigenze dei clienti ed il rapporto qualità prezzo è ignorato completamente e volutamente. Il villaggio non è in linea con i parametri internazionali di professionalità e pertanto non favorisce l’incontro della domanda e dell’offerta relativamente ai sentimenti come l’armonia, l’atmosfera, la cultura, la stima di chi ti allieta. Spiacente, ma questo è un villaggio che cosi’ gestito potrà essere spremuto ancora per qualche anno. La politica dei tagli senza frontiere, l’attenzione morbosa verso i soldi, normalmente non premia in termini di soddisfazione soggettiva, soprattutto per chi promuovere il superfluo.

Punto di forza
il riposo
Punto debole
il pianobar
Consigliato a
Single
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