Dettagli Recensione

Ho avuto la "fortuna" di soggiornare al villaggio Going Baobab dal 13 gennaio al 20 gennaio 2010. La 'splendida' direzione del villaggio Going Baobab è quasi riuscita a rovinare una vacanza in un posto splendido.
Si inizia con la partenza da Bologna con un ritardo di 5 ore, arrivo a Going Baobab alle 16 locali, quindi primo giorno di mare buttato via. Appena arrivato vado al bagno e con gioia mi accorgo che non posso tirare lo sciacquone perché non c'è corrente e di conseguenza acqua. Anche la doccia è rimandata.
Dal secondo giorno si iniziano a contare i primi casi di dissenteria all'interno del villaggio, alla fine della settimana il batterio aveva colpito almeno una persona a camera, se non entrambe.
Secondo il direttore del Going Baobab le persone a letto, alcune con febbre oltre i 40, erano state infettate da un virus portate dall'Italia. Come sia possibile che il virus sia stato portato dall'Italia esclusivamente al Going Baobab e non negli altri villaggi (nessun attacco di dissenteria) è ancora da scoprire.
La colazione e il pranzo avevano una presenza di mosche sul cibo fuori dal comune, cacche di cornacchie sui tavoli e sedie, e strani insetti nelle tovagliette. Va bene che siamo in Africa, ma a tutto c'è un limite (specie se nei villaggi diversi dal Going Baobab la situazione è differente).
Veniamo alla camera. La doccia era rugginosa, ma è la meno al confronto con l'odore indescrivibile degli asciugamani e soprattutto dei cuscini e delle lenzuola, roba dal provocare il vomito (successo veramente).
I più fortunati hanno avuto la visita in camera anche di un topo di fogna, spuntato dall'interno degli scarichi.
Da ricordare anche il puzzo di bottino che ti assale appena fuori dal ristorante e che ti fa venire l'appetito in bocca.
Ci sono state persone che hanno rinunciato alla seconda settimana di vacanza già pagata e sono tornate a casa.
Uniche note positive del Going Baobab sono la spiaggia, il mare, la simpatia e cordialità dei beach boys e dei masai, sarebbe meglio se gestissero loro il villaggio anziché gli italiani che ci sono ora.
Da salvare gli animatori e Paolo, che si è sempre mostrato presente e gentile, al contrario di tutti gli altri dello staff Going.
Andare a Zanzibar merita perché bellissima, a questo villaggio no....