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Siamo le due sorelle Daniela e Paola, tornate dal Going Club Kiwengwa della meravigliosa isola di Zanzibar lo scorso martedì 09 marzo 2010.
E’ stata una vacanza veramente meravigliosa da diversi punti di vista, dove l’unico punto negativo è stato il viaggio aereo sia in andata, che in ritorno.
Zanzibar è un vero paradiso terrestre, dal mare incantevole, acqua cristallina che spazia dal turchese allo smeraldo, ricca di vegetazione e fauna di vario genere: a tutto questo va aggiunto una popolazione davvero accogliente (fin troppo a volte), sorridente e che parla italiano in modo egregio direi.
Abbiamo soggiornato al Going Club Kiwengwa, situato sulla costa orientale dell’isola, a 40 minuti dalla città di Stone Town, a poco più di un’ora di distanza dall’aeroporto.
Il villaggio, raccolto e ben strutturato, si affaccia direttamente su una lunga spiaggia di sabbia bianca, caratterizzato da bungalows a uno o due piani con tetto in makuti. Il movimento delle maree fa si che il livello del mare sia differente nei vari momenti della giornata, permettendo in alcuni momenti la balneazione anche a lunga distanza dalla spiaggia: l’unico aspetto negativo è che la marea lascia molto spesso sulla spiaggia tante alghe, che rendono difficile le passeggiate, già interrotte dai numerosi masai che, appena ti alzi dal lettino ti assalgono.
Tanti i punti positivi del villaggio: la ristorazione. Cucina squisita, varia e con alcune serate a tema, con assaggi della tipica cucina zanzibarina, tutto compreso: bevande free tutto il giorno , con possibilità di colazione anche fuori orario, spuntini a tutte le ore, massima libertà in questo senso.
Divertente la possibilità di fare sport di vario genere, canoa, vela , acquagym con i movimenti inventati al momento dall’animatore Giangio, ping-pong, beach volley. Ogni settimana c’è l’appuntamento ludico-sportivo della Kiwengwa Cup, torneo di Beach Volley con gli altri villaggi: la coppa è stata riportata al Going Kiwengwa questa settimana con la vittoria sui villaggi Bravo, grazie a dei bravi giocatori e ad un coach d’eccezione, Mr. Scuderi, che se avesse perso anche questa settimana, avrebbe lasciato il villaggio…Per chi vuole il completo relax, sdraio e ombrellone, sempre in makuti sono disponibili, assieme ad asciugamano da spiaggia pulito e profumato ogni giorno, altrimenti possibilità di interessanti escursioni organizzate dal villaggio, in totale sicurezza e con guida zanzibarina parlante italiano…i Beach Boys propongono anche loro le escursioni: la scelta è a discrezione del turista, sapendo però che se succede qualcosa in escursione con il villaggio qualcuno vi verrà a cercare, con i Beach Boys credo che sarete dispersi senza che nessuno si preoccupi della vostra mancanza….
Villaggio ad un target vario, famiglie comprese, qui si viene accolti veramente in maniera confidenziale: fiore all’occhiello della struttura è un’animazione formidabile, mai assillante (se vuoi partecipare bene, sennò fai quel che vuoi) con degli animatori ognuno con una simpatia eccezionale…Giangio è fuori, Bongio non si sa se c’è o ci fa e non cercate di seguire i suoi discorsi perché è tempo perso, Eleonora è una ragazza simpatica, gentile e sempre disponibile a darti consigli per rendere il soggiorno migliore, il capo animazione Alessandro detto Aiò dalla verve inconfondibile riesce a coinvolgere l’ospite in maniera formidabile e poi c’è l’indimenticabile, inarrivabile, mitico anzi miticissimo Stefano Scuderi, che quando prende il mano il microfono ti stupisce…salta da un argomento all’altro senza che l’ascoltatore ne comprenda bene il nesso, colonna portante degli spettacoli di cabaret, insomma le risate sono assicurate e anche l’occhio è sicuramente appagato… Staff preparato e competente, impegnato a rendere la vacanza speciale: da ricordare il cuoco Pino, il responsabile del bar Ciccio, il food&beverage manager Antonio e menzione particolare al direttore Daniele D'Alò, collante che permette alla squadra di lavorare al meglio…
Non siamo state pagate per scrivere tutto questo, vi consigliamo di provare sulla vostra pelle tutto questo.

Daniela e Paola