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zanzibar Kiwengwa villaggio Going
Sono tornata martedì 6 aprile dal Going Kiwengwa, ultima settimana di apertura per le grandi piogge. Il periodo del nostro soggiorno era già periodo di piogge, fortunatamente, pioveva alla mattina presto poi usciva il sole. L'impatto iniziale con l'aeroporto di Zanzibar è stato forte, sopratutto al rientro. Nonostante il cartello di non dare mance, tutti le chiedono in modo insistente. Quello che più mi ha dato fastidio è stato al rientro che, mi hanno fatto aprile oltre al bagaglio a mano, anche la borsetta, controllando l'interno. Ad una coppia addiritura hanno chiesto 10 dollari per il ritiro della valigia. Ecco, questo è stato il punto negativo: mance, mance e ancora mance. Preparatevi che in questo paese tutti le chiedono;
Il villaggio era carino, affacciato direttamente sulla lunga spiaggia di sabbia bianca, simile al borotalco. L'effetto alta-bassa marea è veramente da vedere, quando scende rimane una spiaggia grandissima e, anche se mi sono portata le scarpette per camminare su di essa non le ho usate. L'acqua era pulita, ogni tanto un po' di alghe ma non più di tanto. Il mangiare era ottimo, il cuoco Pino preparava lauti pranzetti. Ottimo il pesce, polpi, aragostelle (che chiamano cicale) e aragoste cucinate alla grigia ecc. Le bottigliette delle bibite le aprivano d'avanti noi.
Le camere erano spaziose ma purtroppo, essendo periodo di piogge, si sentiva odore di umidità e in camera nonostante l'aria condizionata, c'erano le zanzare. Un consiglio, il mio medico mi ha consigliato di prendere una pastiglietta di vitamina B6, è un repellente per le zanzare, sudando si emana un odore che noi non sentiamo ma a loro da fastidio. Devo dire che funziona e non fa male.
L'animazione ormai era agli sgoccioli, il responsabile Stefano Scuderi molto bravo così come bravo abbiamo trovato il cantante del piano bar.
Ora posso parlare dei Beach Boys. Abbiamo fatto tutte le escursioni con loro, maglietta gialla, ci siamo affidati a Edoardo, Bacari e Valentino e ci siamo trovati molto bene risparmiando parecchio.
Un altro punto dolente è che appena vai a fare il bagno o una passeggiata ti si avvicinano per venderti qualche cosa o per chiederti di andare a visitare il loro negozio. A me personalmente non dava fastidio anzi alla fine ero abituata a camminare con almeno 2 persone al fianco. A mio marito invece ha dato fastidio. Da tenere presente che siamo in un paese povero e loro vivono sopratutto di turismo.
Se andate a Zanzibar NON SCORDATEVI di portare vestitini, magliette, pantaloncini ed inoltre blocchi, pennarelli, qualche bambolina e magari un pò di mollettine colorate ed un consiglio, io i quaderni ed i pennarelli li ho lasciati al villaggio dei pescatori dove sono andata con gli animatori del villaggio; li ho consegnati direttamente al preside della scuola perchè ho visto bambini che giocavano sulla spiaggia con penne e poi buttarle. Per quanto riguarda i vestiti (portatene il più possibile perchè ne hanno veramente bisogno) mi sono fatta portare da Valentino (o Bacari) in un villaggio fatto con il fango, mentre andavamo a fare un'escursione al nord a vedere il tramonto. Vedrete cosa è la povertà...
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