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Magica Zanzibar...
La nostalgia la senti già salendo sulla scaletta dell'aereo che ti riporterà a casa...già in quel momento sai che l'Africa ti mancherà! Se, pur avendo portato con me dall'Italia l'influenza come "compagna di viaggio", ho un ricordo bellissimo di questa vacanza...un motivo...anzi..tanti motivi ci saranno!! L'isola è magica, ha colori stupendi (dal verde intenso della vegetazione al blu del mare, al rosso cupo della terra) e la gentilezza e i sorrisi delle persone che ci abitano riempiono davvero il cuore! Anche la notte Zanzibar riesce ad affascinare perchè delle stelle così grandi, luminose e vicine qui in Italia non le potrete mai vedere!
Il villaggio Going si inserisce bene in questo contesto: è costruito tutto in stile "locale", è immerso nel verde, piccolo e raccolto. Anche le camere sono pulite e semplici e non manca niente d'essenziale (di certo non si sente la mancanza della televisione in un posto così e comunque ricordiamoci di essere in Africa!!!!).
Il mare antistante il villaggio regala ogni giorno colori fantastici e anche la bassa marea in alcune giornate offre paesaggi unici e inconsueti...quasi lunari! La spiaggia è ampia e lunghissima e la sabbia fine e bianca come borotalco (e in più non scotta mai!).
Tutto il personale del villaggio è fantastico: cortesi e sempre sorridenti gli addetti alla Reception e i camerieri (ringrazio ancora Ciccio-il responsabile del bar-per tutte le tazze di latte e miele che mi ha preparato per far passare la tosse!), bravissimi gli animatori, pochi ma buoni: Mirko, Max, Saro, Sara, Francesca e il maestro nonno-Barison. Simpatici, premurosi..propongono senza insistere e vi fanno sentire come a "casa". E come a casa vi fa sentire lo chef Pino (ora rubato dal Gambero Rosso), che su un'isola africana è stato in grado di deliziarci con gnocchi di patate, pasta fatta a mano, tanti tipi di pane diverso e sfogliatine preparate appositamente per il tè delle cinque! Senza contare che ha pure insegnato al mitico Tyson a fare la pizza (la pizza cotta nel forno a legna vicino al pontile non ve la potete perdere!). Last but not least...un doveroso ringraziamento al Direttore Daniele, che gestisce tutto con estrema professionalità e autorevolezza: sempre presente e disponibile per soddisfare le richieste o risolvere gli eventuali problemi.
Bravi tutti e continuate così!
Un consiglio ai fortunati che partiranno per questo villaggio: non perdete l'escursione a Nakupenda (durante la quale potrete anche gustare la cucina sardo-swahili della fantastica Signora Viviana) e...anche se non siete soliti andare in chiesa, non mancate alla messa che viene celebrata la domenica nel teatro all'aperto: ci sono i bambini del posto che accompagnano la celebrazione con i loro canti tradizionali...è qualcosa di davvero toccante e che vi porterete nel cuore!
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