Dettagli Recensione

Il soggiorno non è recentissimo, perchè risale allla settimana dell'ultimo Natale: meraviglioso! In primo luogo già il fatto di ballare in spiaggia con trenta gradi la notte di Natale non è da tutti ed è una cosa che ti resta dentro, il resto...ce lo mette Zanzibar e il Kiwengwa!
Spiaggia splendida, anche se le maree qualche disagio lo provocano, ma c'è una soluzion efacile ed economica: fantastiche gite in catamarano con i beach boys (Mukka su tutti) alla barriera. Con 5 Euro a testa, un'ora e anche più di vela,bagni, pesci, stelle marine, compresa la guida personale.
Il villaggio (personalmente non sono un culture del genere, ma questo francamente può mettere tutti d'accordo) è piccolo, molto famigliare, gestito con grande umanità e presenza dal direttore e da tutto il personale, affiancati da uno staff di animazione che va ben oltre il suo "normale" lavoro per divenire vero e proprio punto di riferimento ed aggregazione. Tutti bravi, simpatici, non invadenti, creativi, disponibili...e lo dice uno che se non ama i villaggi, ancora meno ama l'animazione "coatta". Su tutti Max, non foss'altro che per l'originalità e per il fuori programma della notte in spiaggia a guardar le stelle.
Cucina ottima (è un villaggio e siamo in Africa, mi spiego?), con lo chef e chi si occupa degli approvvigionamenti che penso debbano fare miracoli per trovare cibi adttti e "sicuri" (basta dare un'occhiata all'isola nel tragitto dall'aeroporto per rendersi conto che i nostri parametri non possono che saltare).
A voler essere pignoli, la cosa meno all'altezzza sono le camere, e soprattutto i bagni: basterebbe qualche intervento per eliminare anche questo piccolo neo.
Dell'isola che dire? E' un posto magico, fuori appunto dai nostri canoni (andate a Stone Town, è bellissima e se riuscite a gestirvi le guide improvvisate che si offrono...). Certo c'è molta povertà, per noi difficile da capire e da sopportare, ma questo spiega e giustifica molte cose: l'assalto dei primi giorni in spiaggia da parte di venditori e beach boys, per esempio, o i bambini che impazziscono per una vecchia maschera e boccaglio, e persino il "bizzarro" aeroporto con un servizio bagagli non propruio da certificato ISO. Però mare, luce, verde e tutti i colori della gente e delle sue mille attività fanno superare ogni cosa e fanno venire una gran voglia di tornare.