Dettagli Recensione

Decido con alcune amiche per una vacanza tutte sole, mare e qualche escursione. Da agente di viaggi sempre in missione, alla ricerca di bei posti e struttute opto per Zanzibar. Leggo molte recensioni sui villaggi locali e decido per il Kendwa della EdenViaggi. Dopo circa 7 ore di volo, si atterra in un aeroporto a dir poco spartano, scesi dall'aereo, fatto pochi passi a piedi, ci si ritrova in uno stanzone per le
pratiche doganali dopodichè si recuperano i bagagli, poggiati da alcuni uomini su di un muretto. Calca, gran caldo ma la cosa ci incuriosisce e diverte.(consiglio di partire con bagaglio a mano, per il soggiorno servono pochissime cose).All'esterno, troverete subito i ragazzi della Eden, con l'instancabile Amina responsabile dell'assistenza che vi darà subito le prime informazioni e vi farà trasportare i bagagli al villaggio. Gli ospiti che a bordo di pulmini accompagnati dai ragazzi dell'assistenza vi daranno durante il tragitto informazioni su usi e costumi dell'isola, giungeranno a destinazione in poco meno di un ora. La struttura elegante e suggestiva in stile locale, è formata da una parte alta con la reception e alcune camere(noi siamo state nelle n.300 che consiglio, + nuove e vista oceano e piscina)e in una parte bassa, praticamente sulla spiaggia, dove si svolge la vita del villaggio. Infatti è li che c'è il bar, il ristorante,il teatro, direzione e assistenza.La spiaggia meravigliosa, credo l'unica dove ci si bagna quasi sempre infatti abbiamo su altre spiagge assistito al fenomeno della bassa marea che le rende praticamente degli aquitrini.La cucina curata dallo chef Raffaele De Maio è sublime. Trasforma divinamente la materia prima che si può reperire in un isola africana.Abbiamo mangiato sempre benissimo. Pesce e verdure fresche, pasta di tutti i tipi, dagli gnocchi ai tortelli, contorni sempre diversi, dolci e pane fatti a mano. Il tutto disposto a isole buffet a volontà, e acqua, bibite, vino e birra serviti al tavolo da personale sempre cordiale e sorridente. Frutta esotica tagliata al momento. Nell'all inclusive, c'è il bar con succhi freschi, bibite, pizzette e quant'altro. La sorpresa dello chef a mezzanotte c'è quasi sempre. L'animazione sempre presente seppur in maniera soft, propone piccoli tornei sportivi, giochi di società, e spettacolini serali. Devo dire però che Mirko conduce il gruppo con la vervè giusta del capo animatore,infatti i ragazzi sono ovunque e sempre disponibili. Carina l'idea della passeggiata sulla spiaggia di Romina e company. I beach boys sono un pò invadenti nel vendere la loro merce, anche qst fà parte del folclore ma se non piace contrattare consiglio di acquistare souvenirs e piccoli regali, durante l'escursione a Stone Town, da Memories un negozio ben fornito a prezzi ragionevoli. Consiglio di combinare la visita di cui sopra, con la piantagione delle spezie, l'isola delle tartarughe e Nakupenda, meravigliosa lingua di sabbia nell'oceano, raggiunta in barca, dove dopo un bagno da sogno, sotto delle tende si mangeranno piatti della cucina indigena serviti da ragazzi zanzibarini. Attenzione nella piantagione, spunteranno decine di ragazzini a chiedervi di cambiare monete di euro in banconote ad un tasso tt personale. Piuttosto portate nei vostri bagagli: matite, penne, quaderni e abiti, che distibuirà il simpatico Tartaruga, guida del posto utilizzata dalla Eden. Sulla spiaggia, alla destra del villaggio, c'è Caterina con il suo capanno- negozio, dove effettua rilassanti massaggi e piccoli trattamenti estetici con prodotti naturali, con competenza e pulizia. Troverete da lei anche abiti, parei, borse e monili etnici. Un abbraccio a tutti, in particolare a Gino il direttore italiano che sovrintende il tutto con garbo e semplicità.